Un concerto neomelodico abusivo, a due passi dallo stadio Cibali di Catania, per festeggiare l’apertura di un chiosco-bar in cui è possibile scommettere online con il marchio Replatz. Sul palco Tino Biondi, Mica El, Marco Calone e Gaetano Leone. L’ospite più atteso però è il Leone di Cibali, come lo chiamano i fan, Niko Pandetta. Con un forte attaccamento al proprio quartiere, ma anche migliaia di fan in tutta Italia. Ieri è stato chiamato per una ricorrenza precisa, ovvero l’inaugurazione dell’attività gestita da Giuseppe Zinchirino e Giuseppe Bivona, quest’ultimo finito nei guai nell’aprile 2017 perché accusato di fare parte di un commando specializzato nei furti con spaccata. Tra musica e fuochi pirotecnici, esplosi senza nessuna autorizzazione intorno alle 23.30, via Michele Cantone per una notte è stata chiusa al traffico. Senza però che questo venisse segnalato né si evitasse alle auto di giungere quasi sotto il palco, tra la folla, per poi restare bloccate.
«Erano le 22 e stavo riaccompagnando a casa un’amica – racconta Gabriella a MeridioNews – Dovevo arrivare in via Santa Sofia e, come sempre, ho imboccato via Cantone». Ma quando le due ragazze hanno iniziato a vedere una fila di macchine davanti a loro e la musica che pompava dalle casse, hanno capito che qualcosa non andava. «C’era tanta folla, motorini che sfrecciavano in ogni senso possibile e un cantante neomelodico su un palco – continua – Mi è parso strano ma, considerato che prima non c’era nessuna segnalazione, credevo fosse una semplice fila». Dopo qualche minuto di attesa, le auto davanti fanno segno di girare e tornare indietro: da lì non si passa. «E così abbiamo fatto inversione in una strada non troppo larga, tra le altre macchine che, ignare come noi, continuavano a salire, i motorini che giravano e la folla». Le due giovani passano quindi al piano alternativo: fare il giro e raggiungere piazza Bonadies da via Cifali. «Anche perché non avevamo idea di quanto fosse grande questo concerto e, in assenza di segnalazioni, ci sembrava impossibile che tutta la piazza fosse chiusa». In effetti da via Cifali si passa, seppure con difficoltà. I motorini triplicano e la folla che continua ad arrivare pure.
Nessuna transenna e nessun vigile urbano però era presente sul posto per regolare il traffico. Nonostante gli uffici della polizia municipale si trovino nella stessa strada in cui è avvenuto il concerto abusivo. Quando riceviamo la segnalazione di Gabriella e chiamiamo il centralino della polizia municipale, ci spiegano di aver già ricevuto una chiamata da un residente, aver mandato una pattuglia e verificato che il palco era autorizzato. Ma che nessuno aveva richiesto la presenza degli agenti. La realtà, però, è decisamente diversa: «Per la serata di ieri, l’ufficio suolo pubblico ha rilasciato soltanto un’autorizzazione a disporre alcuni tavolini nei pressi di un chiosco bar per l’inaugurazione – fanno sapere dal Comune di Catania -. Nessuna autorizzazione è stata invece rilasciata per eventi canori». Dove insomma avrebbe dovuto esserci giusto qualche appoggio per bicchieri di spumante e piatti di stuzzichini, è stato montano un palco con annessa regia.
Palco di cui, stamattina, trascorsa la nottata neomelodica, non c’è più nemmeno l’ombra. Resta al suo posto, invece, l’edificio a ridosso del quale è stato allestito. Un immobile molto vecchio e non abitato da diverso tempo, perché considerato pericolante, come indicano i numerosi cartelli con la dicitura «rischio crollo» e alcuni sostegni metallici. A rimanere sono state anche le due batterie di fuochi d’artificio, abbandonate in un angolo in mezzo a un tappeto di cicche di sigarette, bicchieri, cartoline degli artisti e altri rifiuti. Al posto del palco sono tornati infine i cassonetti della spazzatura. Anche loro abusivi perché lasciati sopra il marciapiede.
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