«L’accordo tecnico tra l’Aeronautica militare, l’Enac e la Sac per l’utilizzo di Sigonella durante la chiusura di Fontanarossa è stato raggiunto». Così il senatore Enzo Bianco ha annunciato la soluzione che permetterà di affrontare la chiusura dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Per un mese – dal 5 novembre al 5 dicembre – la pista dello scalo etneo dovrà subire alcuni lavori di manutenzione straordinaria, provocando quindi la chiusura delle normali attività di volo.
Quella di Sigonella era l’ipotesi maggiormente auspicabile. Spostare tutta l’attività sugli scali di Palermo e Reggio Calabria era l’alternativa, vista l’impossibilità di aprire in tempi brevi lo scalo di Comiso. Ma una serie di difficoltà tecniche – a cominciare dalle operazioni di check-in – avevano spinto l’Aeronautica a porre un iniziale veto.
Le difficoltà sembrerebbero adesso appianate. Gli operatori che lavoreranno a Sigonella saranno solamente militari. Esclusa quindi la possibilità di formare nuovo personale. «Verranno trasferiti uomini che già conoscono le attrezzature avendo operato in altri scali misti italiani», spiega Vito Riggio, presidente dell’Enac. Più complicata la situazione per i passeggeri, che saranno costretti ad effetuare le operazioni di check-in a Fontanarossa per poi essere trasferiti a Sigonella. Il servizio navetta sarà garantito dalla Sac e dalle compagnie aeree. La distanza tra i due aeroporti è di circa mezz’ora.
A sostenere l’intero ammontare delle spese sarà la Società aeroporto Catania, comprese quelle per il personale militare che sorveglierà sul funzionamento delle operazioni. «Sarà un accordo oneroso per la Sac, complessivamente costerà alcune centinaia di migliaia di euro – spiega Bianco – Ma per Catania e per la Sicilia è un accordo importante. L’accordo consentirà di ospitare tutti i voli su Fontanrossa nello scalo di Sigonella e potrà essere utile anche in futuro», conclude il senatore del Pd.
La firma arriverà prestissimo: «Lunedì, in sede ministeriale sarà ufficializzato e perfezionato in modo che tutte le compagnie possano adeguarsi». Finora, infatti, senza un piano alternativo autorizzato dall’Enac, la Sac non ha avvisato ufficialmente le compagnie aeree e quindi nemmeno i passeggeri che intanto rimangono potenzialmente ignari dei possibili disagi. «Abbiamo cercato la soluzione a un problema rilevante – conclude Enzo Bianco – L’accordo raggiunto è importante e sono soddisfatto perché l’impegno profuso in queste settimane ha dato i frutti sperati, evitando inaccettabili disagi alla Sicilia e ai siciliani». Resta da capire se il termine di consegna dei lavori, previsto per il 5 dicembre, verrà rispettato. «Non ammettiamo ritardi – precisa Riggio – l’accordo siglato è valido per un mese, non voglio nemmeno sentir parlare di intoppi o deroghe».
Dal canto loro, i vertici della Sac si sono limitati al momento a ringraziare il senatore del Pd e le altre parti in causa per l’impegno nella concertazione. «Per Sac sarà un impegno economico certamente oneroso al quale non ci sottrarremo», si legge in un comunicato firmato dal presidente Peppino Giannone e dall’amministratore delegato Nico Torrisi.
[Foto di babalot]
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