Chiude la pagina Facebook Inciviltà a Catania «Non rischio per un prediciottesimo»

Per nove mesi la pagina Facebook Inciviltà a Catania ha pubblicato foto e immagini dell’ordinaria giungla urbana etnea. Buche nelle strade, rifiuti, fontane distrutte, auto in sosta selvaggia e persino corse di cavalli clandestine. Post per i quali, nei giorni scorsi, sono arrivate anche minacce da un utente, puntualmente pubblicate – nascondendo il nome dell’autore – nella visitatissimo gruppo, che conta oltre 16mila like. Oggi, con un ultimo post, gli amministratori hanno a sorpresa comunicato la fine dell’esperienza.

Il testo delle minacce ricevute dagli amministratori, pubblicati sulla pagina Facebook

«La pagina chiude. Questa misera pagina Facebook, come molte storie d’amore, è nata per gioco ed è diventata qualcosa di più. No, non c’entrano le minacce e nessun mammoriano a cavallo si è appostato sotto casa mia. Il problema è legale, un bavaglio tecnico giudiziario», afferma un anonimo amministratore. La motivazione sarebbe legata alla moderazione dei commenti. «Dopo un consulto con dei legali di fiducia, pare che l’amministratore di una pagina sia responsabile dei commenti degli utenti. Credo sia materialmente impossibile moderare 9 mesi di post e 16.000 utenti che commentano 24ore al giorno: o sei Golia e hai alle spalle una testata giornalistica pronta a tutelarti, oppure sei il piccolo Davide esposto a rischi penali e conseguenti risarcimenti. Sarebbe il colmo finire sotto processo per un prediciottesimo», spiega il post.

Nell’ultima parte, l’amministratore non lascia speranza per una eventuale prosecuzione dell’attività, richiesta anche in alcuni commenti al post. «Ma non puoi cedere la pagina?», chiede qualuno. «Grazie a tutti per il supporto, le segnalazioni, i complimenti e la vicinanza dimostrata in questi mesi. I commenti verranno chiusi domani e la pagina bloccata/chiusa prossimamente», conclude.

Leandro Perrotta

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