Una speranza per il piano generale dei chioschi. Arriva da un provvedimento della direzione sviluppo Attività produttive del Comune di Catania che concede alla ditta Bassetta Gaetano un superficie di 11,65 metri quadrati di suolo pubblico in piazzale Candido Cannavò (ex piazzale Oceania). Lì vedrà la luce un nuovo chiosco. Il tipica punto vendita per i seltz limone e sale o le bevande al tamarindo nascerà (dopo una lunga gestazione, è il caso di dirlo) sul marciapiede in corrispondenza dei numeri civici 78 e 80 di viale Africa. La concessione, rilasciata a titolo provvisorio fino al 31 dicembre del 2020, «deve essere condizionata alla previsione dell’area nel regolamento che verrà approvato dal Consiglio comunale», si legge nel documento pubblicato sul sito del Comune etneo. Lo stesso in cui si fa esplicito riferimento al fatto che sia stata «predisposta una proposta di regolamento per l’individuazione delle aree su suolo pubblico da concedere per l’esercizio delle attività di chioschi».
A confermare che un passo avanti, dalle parti di Palazzo degli elefanti, sia stato fatto è l’assessore alle Attività produttive Ludovico Balsamo. «È già stato predisposto un atto di indirizzo politico che dà mandato alla direzione Urbanistica di redigere l’atto di pianificazione sulla base delle indicazioni comprese nel regolamento su cui abbiamo già lavorato e che è stato già vagliato dal Collegio di difesa, lo scorso anno. Adesso – assicura l’assessore a MeridioNews – verrà votata una delibera durante la prossima giunta». Un intento organizzativo a lungo posticipato che, a breve, potrebbe diventare concreto. «In passato – specifica Balsamo – si è incardinato quello dei chioschi come un obiettivo delle Attività produttive che, però, è una direzione amministrativa che non ha competenze tecniche. In quel modo, il piano non avrebbe mai visto la luce». Cosa cambia adesso? «La novità è la collaborazione con la direzione Urbanistica – afferma Balsamo – che ha competenze tecniche, per esempio per identificare i punti e verificare gli allacci fognari». L’iter sembra, comunque, ancora piuttosto lungo e le tempistiche incerte. «Dopo il voto della giunta, si dovrà lavorare alla stesura definitiva prima di mandarlo in Consiglio comunale».
Per anni, di un piano generale dedicato non c’è stata traccia. Una insolvenza da parte dell’amministrazione che si è tramutata spesso in ricorsi al tribunale amministrativo regionale da parte dei cittadini che hanno presentato, di loro iniziativa, le richieste di concessione. Anche quello di piazzale Cannavò è un caso di questi. È il giugno del 2015 quando viene presentata la richiesta per l’apertura di un chiosco in piazzale Oceania. L’istanza viene rigettata dall’amministrazione comunale. Nei motivi del diniego, si parla non solo del codice della strada, ma anche dell’«impossibilità di assegnazione dell’area in assenza di procedure di evidenza pubblica». Soltanto che, per tali procedure, serve un regolamento che il Comune non ha ancora approvato. Ed è, infatti, anche su questo che si basa la sentenza del Tar di Catania del 31 luglio del 2017, con cui si annulla il provvedimento di rigetto per l’installazione del chiosco. Con una nuova conferenza dei servizi, si arriva al rilascio dei pareri favorevoli da parte di tutti gli enti per la concessione del suolo pubblico.
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