Che fine ha fatto l’Ufficio del Centro storico di Palermo?

SULLA PARTE ANTICA DELLA CITTA’ CHE CADE A PEZZI INTERVIENE LA VICE PRESIDENTE VICARIA DEL CONSIGLIO COMUNALE

I suoi interventi sono sempre puntuali. E spesso colpiscono nel segno. Lei è Nadia Spallitta, vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, che affronta un tema spinoso: i crolli nel Centro storico del capoluogo siciliano.

La storia è nota. Le piogge – negli ultimi tempi molto più copiose che in passato – hanno sbriciolato molte vecchia abitazioni del Centro storico. Tra una queste, una palazzina di Piazza del Garraffello, alla Vucciria, mercato storico che il Comune di Palermo ha completamento abbandonato già alla metà degli anni ’90.

Dopo il crollo della Vucciria, l’Amministrazione comunale ha provato a scaricare le responsabilità dello sfascio – che sono, in gran parte, responsabilità del Comune – sui privati. Sarebbe dei privati la colpa de crollo e di altri crolli, e non del Comune che, dalla metà degli anni ’90 spende ogni anno una barca di soldi per i precari e quei soldi che ci sono proprio per il Centro storico non li utilizza per incapacità e insipienza. Ma vediamo che ci dice Nadia Spallitta.

Precisa la vice presidente del Consiglio comunale del capoluogo siciliano: “E’ necessario intervenire tempestivamente per impedire ulteriori crolli nel Centro storico di Palermo e riattivare l’erogazione di contributi, previsti dalla legge 25 del 1993, per il recupero da parte di privati degli immobili a rischio. L’Amministrazione può, infatti, utilizzare per queste finalità circa 12 milioni di euro, residuati dai precedenti bandi. Non è ben chiaro, tra l’altro, come mai non sia stato portato, ancora, in Consiglio comunale il relativo regolamento per la concessione di questi contributi”.

E qui, come si può notare, emergono le prime responsabilità che sono del Comune. “L’assegnazione di queste risorse è urgente, a mio avviso – aggiunge Nadia Spallitta – anche alla luce dei recenti crolli, per consentire ai privati, che non ne abbiamo le capacità economiche, di procedere alla messa in sicurezza e alle opere di ristrutturazioni, soprattutto presso immobili a rischio”.

“Solleciterò la trasmissione al Consiglio comunale – continua – di tutti gli atti necessari a sbloccare l’erogazione di queste somme. Ritengo, altresì, indispensabile una rimodulazione del Programma triennale delle Opere Pubbliche e dell’Elenco annuale, che tenga conto delle condizioni di degrado del nostro Centro storico e che preveda, prioritariamente, gli interventi per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità. Inoltre, è necessaria una verifica puntuale delle ordinanze sindacali contingibili e urgenti, adottate negli anni e rimaste non ottemperate, al fine di applicare tutte le sanzioni previste dalla legge. Anche in sede di bilancio dovranno essere rimpinguati i capitoli relativi ai provvedimenti in danno dei privati inadempienti”.

A questo punto la vice presidente del Consiglio comunale tocca un tema ‘misterioso’: lo sbaraccamento dell’Ufficio del Centro storico attuato dall’attuale Amministrazione retta da Leoluca Orlando. Perché è stato chiuso un Ufficio che, piaccia o no, era un riferimento importante per i cittadini? Era troppo, o troppo poco massonico?

“La riorganizzazione degli uffici amministrativi, per la parte che riguarda il Centro storico – dice Nadia Spallitta – dovrebbe essere rivisitata e sospesa, anche alla luce delle emergenze e degli eventi gravi sopravvenuti negli ultimi giorni, in modo da consentire efficienza e tempestività dell’azione amministrativa”. Una riorganizzazione, aggiunge, “forse ritardata dalla necessità di riorganizzare l’intero ufficio del Centro storico”.

“Anche cittadini, residenti e commercianti – dice ancora la vice presidente dell’assemblea di Sala d’Ercole – hanno chiesto con forza, tra l’altro, un approfondimento dei temi che riguardano la programmazione e la ripianificazione di questa parte del territorio, chiedendo, altresì, di poter partecipare e condividere le scelte amministrative”.

“Con altri colleghi – conclude Nadia Spallitta – riteniamo possa essere opportuna l’adozione di una mozione, che affronti questi argomenti e inviti l’Amministrazione a una ulteriore verifica dell’assetto dell’ufficio del Centro storico”.

(Foto di prima pagina tratta da palermo.repubblica.it)

Redazione

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