Che fine ha fatto l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) della Regione siciliana?

IL GOVERNO CROCETTA HA BLOCCATO TUTTO. PER RISPARMIARE 12 MILIONI DI EURO ALL’ANNO (NEL 2013 E NEL 2014). E PER CONTINUARE A VALUTARE LA DIRIGENZA CON IL VECCHIO METODO. IMPONENDO, DI FATTO, UNA SORTA DI “SOLIDARIETA’ FORZOSA”…

di Paolo Luparello

Il sistema di valutazione della performance dirigenziale della Regione siciliana è stato più volte al centro dell’attenzione della stampa e anche dell’organo di controllo contabile perché raramente non è stato riconosciuto il massimo della indennità di risultato a tutto il personale dirigente. Indennità che oscilla dai circa 2 mila euro lordi/annui di un dirigente con incarico di studio e senza alcuna indennità di posizione agli oltre 15 mila euro lordi/annui di un dirigente generale.

Mediamente i circa 1.700 dirigenti della Regione percepiscono una indennità di risultato pari a circa 5 mila euro lordi/annui. Così è stato fino al 2012. Nel 2013 si sarebbe dovuto attivare l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) previsto dal “famoso” decreto Brunetta” (D.Lgs. 150 del 2009) come recepito in Sicilia con l’art.11 della L.r. 5 del 2011 e regolamentato dal Decreto del Presidente della Regione n. 52 del 2012.

Siamo però al maggio del 2014 e dell’OIV non c’è traccia. La sua istituzione è stata bloccata dal Presidente della Regione, Rosario Crocetta e dall’assessore alla Funzione pubblica che, con una delibera di Giunta, la 138 del 10 aprile 2013, hanno disposto la “resurrezione” del Sepicos del Presidente (Servizio di Pianificazione e Controllo Strategico) e rinviato la valutazione dei dirigenti al nuovo sistema per la gestione del ciclo della performance a decorrere dal 1° gennaio 2014… E per il 2013? E per il 2014, atteso che nessun nuovo sistema di gestione del ciclo della performance è stato avviato?

Il presidente della Regione e l’assessore alla Funzione pubblica avevano uno strumento importante per avviare una nuova stagione di riconoscimento del merito della propria dirigenza e invece hanno preferito cristallizzarlo in attesa di non si sa cosa.

Morale della favola: è verosimile che per il 2013 nessun dirigente generale si rischierà a valutare la propria dirigenza in assenza di una direttiva presidenziale e delle successive direttive assessoriali dalle quali venivano fatti discendere gli obiettivi dirigenziali posti alla base del sistema di valutazione. Stessa storia rischia di ripetersi per il 2014.

A conti fatti, senza nessun proclama, il Governo regionale ha creato le condizioni per risparmiare 12 milioni di euro circa per il 2013 e altrettanti per il 2014 se si ripeterà l’inerzia del 2013.

Essere dirigente in un ente pubblico assicura ancora un certo prestigio e un trattamento economico dignitoso, ma quello che ha subito la dirigenza della Regione siciliana dal 2010 a oggi somiglia moltissimo a una forma di “solidarietà forzosa”:

blocco dei rinnovi dei contratti collettivi di lavoro dal 2006,

mancata stipula dei contratti individuali con continuità,

taglio delle indennità di posizione del 20 % (fino a 10 mila euro lordi annui per un dirigente generale, fino a 4,6 mila euro lordi annui per un dirigente di area o servizio, fino a 3 mila euro per un dirigente di uob).

Adesso taglio della indennità di risultato … Cosa aggiungere? Meno male che i governi della Regione siciliana non praticano la macelleria sociale!

Una voce di protesta sembra però sollevarsi: il prossimo 19 maggio sciopereranno i dirigenti del Dipartimento regionale tecnico ai quali continua a non essere proposta la stipula dei contratti individuali con un livello di indennità in linea con quelle del resto dei dirigenti della Regione. Rimarrà un gesto isolato?

Per la cronaca, al Dipartimento regionale tecnico afferiscono i controlli sui progetti delle infrastrutture finanziate con le risorse dell’Unione Europea relative al Fers, Fondo europeo regionale di sviluppo. Potrebbe essere a rischio la certificazione della spesa dei fondi comunitari! Quella per la quale il presidente si è vantato di non aver fatto perdere un euro alla Sicilia.

Solo merito suo?

Redazione

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