“La manovra bis alla quale sta lavorando il governo Crocetta mette in discussione i contratti collettivi di tutti gli enti e le societa’ della Regione, oltre che tagliare di oltre il 30%, e in alcuni casi fino al 50%, i trasferimenti nei confronti degli stessi con pesanti ricadute sugli stipendi dei lavoratori che verrebbero ridotti proporzionalmente”. Lo dicono i segretari generali e quelli di categoria di sindacai Cgil, Cisl e Uil che chiedono un incontro con l’assessore all’Economia Roberto Agnello e un’audizione in commissione bilancio all’Ars.
“Dal testo della manovra – proseguono le organizzazioni sindacali – emergono gravi profili di incostituzionalita’, mentre altri elementi si prestano ad una piu’ che probabile impugnativa del Commissario dello Stato, come avvenuto recentemente con la legge di stabilita’ regionale”. Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl ritengono che “prioritariamente si dovrebbe procedere a una razionale riorganizzazione degli enti e delle societa’ collegati alla Regione, affrontando i veri sprechi e i veri mali della cattiva burocrazia: le troppe norme, le procedure farraginose, la cattiva organizzazione del lavoro e non colpendo il gia’ ridotto potere d’acquisto delle retribuzioni dei pubblici dipendenti”.
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