Fa discutere il parere del Cga sulla legittimità delle nomine dei Commissari delle Province. I giudici amministrativi, come abbiamo dettagliatamente riportato qui, hanno stabilito che, di certo, sono illegittimi quelli nominati dopo il 31 Dicembre.
Tra questi figura il nome di Antonio Ingroia, nominato proprio qualche giorno fa, Commissario straordinario della Provincia di Trapani.
A questo punto però, sorge spontanea una domanda: si andrà ad elezioni solo a Trapani? Si possono applicare discipline diverse alle nove province? La parola ai giuristi.
Intanto si accende il dibattito nella politica. Come al solito, con le libere interpretazioni:
“Con il parere del Cga di ieri e’ stata ribadita la piena legittimita’ delle nomine dei commissari straordinari delle soppresse province, effettuate prima del 31 dicembre 2013. Tali nomine rimangono efficaci fino alla costituzione dei liberi consorzi comunali in sostituzione delle province, per effetto del ddl in approvazione e comunque fino al 30 giugno 2014″ dice il presidente della Regione Rosario Crocetta. E, in effetti, è così. Crocetta però poi passa alla sua visione delle cose:”Nel caso di Trapani, il precedente commissario si e’ dimesso. A Siracusa, se ci dovesse essere la necessita’, non avrei alcuna remora a correggere la mia decisione. Ad ogni modo, e’ l’istituto del commissariamento che si proroga, non la persona fisica”.
E su quest’ultimo passaggio ci sono non pochi dubbi.
Per l’opposizione, quella del Cga è comunque una bocciatura:
“La bocciatura della proroga dei Commissari da parte del CGA certifica il fallimento totale del Governo Crocetta, che di questa sempre più disastrosa riforma degli enti locali intermedi ha fatto la propria bandiera.”
Ad attaccare l’esecutivo regionale è il vice presidente della Commissione Affari Istituzionali dell’ARS, il forzista Vincenzo Figuccia che punta il dito contro l’Assessore Valenti.
“Il parere richiesto dall’Assessore – afferma Figuccia – dimostra che persino il massimo responsabile delle Autonomie locali non ha mai avuto né certezza né convinzione delle azioni e dei passaggi formali compiuti, per altro in contrasto col voto dell’ARS.”
Quindi un invito rivolto al Governatore: “Ancora una volta chiediamo a Crocetta di prendere atto della impossibilità di andare avanti in questo modo e di voler riconoscere l’indispensabile ruolo delle opposizioni all’ARS per portare allo scioglimento delle Province e alla riorganizzazioni di responsabilità, competenze e funzioni fra la Regione e gli Enti locali in tempi brevissimi, per non arrecare un danno irreparabile all’economia e alla struttura istituzionale della nostra Regione.”
Altrettanto duro il Movimento 5 Stelle:
E’ un governo senza rotta e senza bussola che naviga in un mare di guai.
Il parere del Cga affermano i deputati Francesco Cappello e Salvatore Siragusa – è l’ennesima bocciatura di una politica puntellata di sconfitte e completamente orfana di successi. Si naviga a vista in un mare che definire tempestoso é solo un eufemismo.
E intanto la Sicilia attende anche una Finanziaria rabberciata che permetterebbe quantomeno di tamponare qualche falla nello scafo-grouviera regionale. Gli unici segnali di vita che arrivano dall’assessorato al Bilancio sono le manovre che puntano a Roma, dove, a quanto pare, starebbero tenendo una poltrona di sottosegretario in caldo per l’assessore Bianchi. Non c’è che dire, è un premio ampiamente meritato, alla luce dell’ottimo lavoro svolto da queste parti.
Sul tema della riforma delle Province il capo gruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, replica alle accuse di ‘estremismo’ rivolte al gruppo da Crocetta :Noi estremisti ? Per quanto ci volessimo sforzare nel guardare con occhio indulgente al DDL di Riforma delle Province, ogni giorno, prendiamo sempre più atto della vacuità, inutilità e perniciosità di questa riforma che ha, già, ricevuto le bacchettate degli organismi sindacali e istituzionali siciliane.
Abbandoni Crocetta questatteggiamento vittimistico-narcisista conclude Falcone e metta invece mano alla Finanziaria bis che non può più attendere.
Illegittimi i Commissari delle Province? Ecco cosa dice il Cga
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