L’associazione nazionale polizia di Stato conta circa 350 componenti soltanto nel capoluogo etneo. I membri, di fasce d’età diverse, controllano il territorio cittadino offrendo un servizio «preciso, gratuito e volontario», spiega l’ispettore Giuseppe Cortese. L’iniziativa, che si rivolge per lo più al contrasto di fenomeni di bullismo e di microcriminalità, è partita nel mese di dicembre in concomitanza delle festività natalizie. «Controlliamo la città: non possiamo certamente intervenire se non con le parole ma in molti casi quello fa tanto», precisa Cortese. Solitamente i componenti si dividono in gruppi e in turni e operano in via Etnea e alla villa Bellini, principalmente durante il finesettimana. Ma non solo. Tant’è che in questo weekend sono impegnati nel servizio di controllo della chiesa di San Francesco di Paola all’interno della quale fino a domenica saranno esposte alcune reliquie della Madonna.
«Ci ha contattati il sacerdote della chiesa e ci ha chiesto un supporto per il controllo della zona perché – racconta Cortese – le reliquie provengono dalla Terra Santa e in città sono attesi molti pellegrini». Proprio nei pressi dell’edificio religioso intitolato a San Francesco di Paola ha sede l’associazione nazionale polizia di Stato della sezione etnea. «Sono diversi mesi che stiamo nell’ex carcere di via Ventimiglia, 18», sottolinea. Una posizione che l’ispettore definisce «strategica per il servizio prestato». Molti dei membri dell’associazione sono poliziotti in congedo ma di recente le iscrizioni sono state aperte anche ai civili. A tutti va spesso «il plauso del questore Marcello Cardona e dei molti cittadini che ci ringraziano per l’attività», conclude Cortese.
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