Un lavoro svolto a coppie. Due alla guida dei rispettivi motorini fanno scendere i complici e si fermano ad aspettarli poco più in là sulla stessa strada. Al passaggio di un malcapitato cittadino, scatta lo scippo e poi la fuga. Era questo il copione delle aggressioni compiute nel centro storico etneo da un gruppo di quattro minorenni, uno dei quali sotto i 14 anni. A diventare la loro vittima, la settimana scorsa, era stata una turista, che ha subito collaborato con i poliziotti. Le telecamere di un esercizio commerciale della zona hanno fatto il resto e i quattro sono stati fermati ieri notte per rapina aggravata.
E’ la sera dello scorso venerdì, 13 settembre, quando una turista gira l’angolo di una strada del centro storico catanese. Ad afferrarla alle spalle e strattonarla sono subito due giovani, fermi lì in attesa di una vittima. Poco più avanti li aspettano i compari, gli stessi che poco prima li hanno fatti scendere dal motorino. Le immagini si fermano all’aggressione (in alto a sinistra, l’azione è semi-coperta da un tendone ndr), ma i racconti della donna ricostruiscono il resto: dopo qualche secondo di colluttazione – in cui la turista cade a terra, riportando una frattura scomposta all’omero sinistro – i giovani le strappano la borsa, si dirigono verso i complici e scappano.
Poco dopo, sul posto arrivano gli agenti della squadra Condor. E’ a loro che la donna descrive gli aggressori e la dinamica, prima di essere trasportata al pronto soccorso. E sono sempre i poliziotti ad accorgersi della presenza, nella via dello scippo, delle telecamere di un albergo videosorvegliato. Esercizio del quale non è stato diffuso il nome – né la via esatta – per evitare un incolpevole pregiudizio negativo all’attività commerciale da parte di altri turisti.
Le immagini restituiscono presto i volti dei quattro piccoli aggressori, incrociati dagli agenti ieri notte: a bordo degli stessi motorini, correvano per via Sant’Euplio a luci spente. Dopo un breve inseguimento, la banda viene bloccata e portata in ufficio. Lì i ragazzi confessano e indicano loro stessi dove ritrovare la borsa della turista con dentro i suoi documenti. I tre minori, dai 14 ai 16 anni, sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza di via Franchetti. Mentre il quarto complice, che ha meno di 14 anni e non può quindi rispondere di alcun reato, è stato riconsegnato ai genitori.
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