Cento migranti ogni ora, Mare Nostrum al collasso. Interviene la Capitaneria

LA PIU’ MASSICCIA ONDATA DI MIGRANTI DAL 2011. OLTRE 4.000 MIGRANTI IN 48 ORE. NELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO UTILIZZATI ANCHE I DRONI

di Mauro Seminara

L’ondata migratoria nel Canale di Sicilia è la più massiccia dal 2011 a oggi e Mare Nostrum accusa il colpo. Nave San Giorgio e Nave Euro, entrambe della Marina Militare, hanno fatto il pieno di migranti soccorsi ma i barconi gremiti non smettono di spuntare all’orizzonte. Mare Nostrum arranca e chiede supporto alla Guardia Costiera. Nel tardo pomeriggio di ieri sono entrate in porto, ad Augusta e a Pozzallo, le fregate Maestrale ed Euro e i pattugliatori Foscari e Sirio.
Il bilancio degli sbarcati nei porti siciliani dalla flotta della Marina era di 1049 persone, tra le quali 151 donne e 91 minori. Tra questi ultimi anche tre neonati. Appena ripreso il mare, con alle spalle un sistema recettivo ancora oggi improvvisato e al collasso, le navi della Marina Militare italiana si sono trovate di fronte il resto della ondata migratoria. Saturi i ponti e gli hangar, Mare Nostrum lancia l’allarme e intervengono in supporto alle navi San Giorgio, Espero e Sirio – tutte della nostra Marina Militare – anche sei guardacoste d’altura e due pattugliatori della Guardia Costiera oltre a una motovedetta d’altura della Guardia di Finanza.

Aquesta imponente flotta navale si sono anche aggiunti: droni dell’Aeronautica Militare, aerei della Guardia Costiera, elicotteri della Marina Militare e la nave mercantile “City of Silon”. Mentre la “centrale operativa” del dispositivo messo in atto da Mare Nostrum, Nave San Giorgio, procedeva allo sbarco dei migranti nel porto di Augusta, altre unità coinvolte avvistavano ulteriori gommoni e barconi carichi di migranti provenienti dalla costa nord del continente africano. Come tre anni addietro, spuntano anche i maxibarconi. Quello avvistato oggi avrebbe, da ricognizione aerea, stimati circa 500 persone a bordo. Nei porti di approdo l’accoglienza è congestionata e le strutture improvvisate. Lampedusa offre supporto in mare con i guardacoste e le motovedette, ma il centro di accoglienza non è ancora pronto e il porto permane, in ottemperanza all’ordinanza del 2011, quale “porto non sicuro”. L’improvviso intensificarsi dei viaggi della speranza coincide con l’approssimarsi di due date importanti: a fine maggio dovrebbe essere consegnato il ristrutturato centro di primo soccorso di Lampedusa e dovrebbe anche cessare l’operazione Mare Nostrum per esaurimento fondi.
…a meno che una nuova eclatante e drammatica emergenza non permetta di reperire qualche centinaio di milioni di “euro-europei” per foraggiare la Marina Militare.

Mauro Seminara

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