Cefalù, scontro sindaco – Federalberghi su presenze turisti L’associazione: «Nessun aumento registrato in sei mesi»

Scontro sui dati sul turismo a Cefalù tra il sindaco Rosario Lapunzina e il delegato di Federalberghi per il comune del Palermitano, Francesco Randone. Il primo cittadino della città normanna ha affermato che le presenze a Cefalù sono aumentate del tredici per cento, mentre il rappresentante degli imprenditori rispedisce al mittente questi numeri e afferma che la situazione sia ben lontana dall’essere rosea.

Secondo Lapunzina, durante i primi sei mesi di quest’anno si è registrato, appunto, un incremento del tredici per cento di turisti che trascorrono un periodo di vacanza nella città alle porte delle Madonie. Numeri per i quali si ipotizza, secondo l’amministrazione comunale, la possibilità di un ulteriore miglioramento, considerando che ancora alcune strutture non hanno completato il caricamento dei dati. I numeri finali si conosceranno tra qualche settimana, c’è chi ha già messo in discussione la fedeltà degli stessi. Si tratta proprio di Francesco Randone, che in questi giorni ha più volte sottolineato come la situazione a Cefalù, per chi lavora nel settore strutture ricettive, non sia affatto migliorata.

Lapunzina ha, dunque, risposto alle critiche del delegato di Federalberghi: «Mi auguro che Francesco Randone – sono state le parole del primo cittadino – continui a cimentarsi, se possibile, con rinnovato impegno ed entusiasmo, nel lavoro in cui si spende sin dal lontano 1978 citato. Ho stima e rispetto verso chi, come lui, fa egregiamente il lavoro di albergatore, contribuendo con ciò al progresso economico e sociale della nostra Città. D’altro canto, non posso non rilevare una tendenza al vittimismo mediatico, che ritengo nociva per l’immagine di Cefalù».

Il sindaco Lapunzina ha anche ricordato alcune esternazioni fatte nel luglio 2014 dai vertici di Federalberghi, che parlavano di una “Città che li leccava le ferite” a causa di un calo di dieci punti nell’afflusso dei turisti, ma successivamente smentite a fine anno. «Non è facendo leva sui giornali che si può raggiungere il risultato agognato dalla categoria. L’unico effetto – ha commentato il sindaco – è quello di deprimere l’immagine di Cefalù nel mondo, con ricadute negative per tutti».

La replica di Randone non si è fatta attendere: «Negli ultimi sei anni – ha detto – sono stato referente per i dati e percentuali del movimento turistico delle varie provincie e destinazioni siciliane. Le fonti di cui mi avvalgo sono la pubblicazione Mercury strategie per il turismo, Irat, Datatur, trend e statistiche sull’ economia del turismo in collaborazione tra Federalberghi e Cst, consegnatemi personalmente anche nei direttivi nazionali a cui ho partecipato, Otie, l’Osservatorio Turistico dell’Assessorato regionale al Turismo, e non ultimi i dati e l’andamento che ci comunicano le Presidenze territoriali di Federalberghi. Da questi dati non risulta alcun incremento».