Cavagrande, turista cardiopatica soccorsa in elicottero

Nel pomeriggio della giornata di ieri la sala operativa della guardia costiera di
Catania ha ricevuto una chiamata del 118 per il soccorso di una donna olandese di 54 anni,
cardiopatica, con pacemaker, che non riusciva a risalire dai laghetti di Cavagrande di Avola Antica. In zona, benché fossero presenti il medico, il paramedico e il personale dei vigili del fuoco, per la signora era divenuto impossibile risalire lo scosceso versante che l’aveva
porta ai laghetti e l’elisoccorso di zona non era riuscito ad atterrare poiché il territorio
circostante era impervio. 

Il recupero della malcapitata, che si trovava in stato di forte stress
e agitazione, era quindi possibile solo mediante l’uso del verricello di cui è dotato
l’elicottero del corpo delle capitanerie di porto.
Immediatamente allertato l’equipaggio del velivolo, la sala operativa
dell’Mrsc faceva autorizzare la missione in direzione Avola dalla prefettura di
Siracusa, dal momento che l’intervento a terra anziché a mare, deve necessariamente
rientrare nel dispositivo di protezione civile di coordinamento da parte del Palazzo del
Governo competente per territorio. 

Alle ore 18 l’elicottero Nemo 11-09 dirigeva per i laghetti di Cavagrande dove
giungeva dopo trenta minuti di volo. Gli uomini della guardia costiera, dopo una breve
ricognizione dei luoghi, hanno individuato la pericolante e il personale del 118 nella parte
inferiore del canyon, in prossimità del corso d’acqua del fiume Cassibile, all’interno
dell’oasi di Cavagrande. 

Valutata la fattibilità del recupero tramite verricellamento della barella di soccorso,
nonostante le grandi difficoltà ambientali identificabili nel forte vento e nella vicinanza
delle pareti rocciose, l’equipaggio del velivolo avviava con perizia le operazioni di
recupero calando l’aerosoccoritore marittimo che riusciva a trarre in salvo la malcapitata.
A bordo del Nemo 11-09 il personale del Cisom, in attesa di raggiungere il
Cannizzaro, ha provveduto alla stabilizzazione della donna cardiopatica e al monitoraggio
dei parametri vitali che, una volta giunti al nosocomio, sono stati confermati nella norma
dai medici dell’ospedale.

(Fonte: Capitaneria di porto di Catania)

Marta Silvestre

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