Nuovi sviluppi nelle indagini sull’omicidio di Giuseppe Miceli, il marmista 68enne di Cattolica Eraclea ucciso nel suo ufficio aziendale in via Crispi il 7 dicembre. A distanza di cinque mesi, i carabinieri del nucleo investigativo di Agrigento hanno effettuato un sopralluogo per cercare elementi utili all’inchiesta.
Le indagini coordinate da Silvia Baldi, sostituta procuratrice, avevano già portato lo scorso 15 gennaio all’iscrizione nel registro degli indagati di due operai edili come «atto dovuto». I due uomini, la sera del delitto, sarebbero stati visti sfrecciare contromano dalla via Crispi, a bordo di un’autovettura, fuggendo da un posto di blocco dei carabinieri. Secondo gli inquirenti, potrebbero essere stati loro due a uccidere l’imprenditore, che venne ritrovato con lesioni da taglio alla gola.
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