Catania, scompare assessorato al Turismo e ai Musei Licandro: «È una patacca», Bianco: «Farò nuovo atto»

«I soliti ignoti stanno diffondendo notizie allarmanti sulle mie deleghe, avverto perciò che si tratta di una patacca». Con una metafora archeologica l’assessore ai Saperi e alla Bellezza condivisa del Comune di Catania Orazio Licandro rassicura su Facebook cittadini e amici sulle conseguenze del nuovo provvedimento sindacale che, nei fatti, revoca al papirologo etneo la delega al Turismo e ai Musei. Funzioni che vengono avocate al sindaco Enzo Bianco, che ha già nominato tutti i componenti della giunta previsti dalla legge. Dal canto suo, Licandro sostiene di avere ottenuto «un incremento di deleghe, ovvero il Centro storico». Argomento su quale l’assessore ha già cominciato a lavorare puntando a «evitare la contrapposizione quasi religiosa tra residenti e commercianti», spiega a MeridioNews

A sollevare il caso è stato il movimento Catania bene comune, che ha pubblicato gli atti di nomina di Licandro. Documenti che riportano la volontà del Comune di rimodulare le deleghe e che, per quanto riguarda di Licandro, vengono paragonate dallo stesso a una patacca, ovvero a una moneta di scarso valore, rozza, praticamente un falso. Eppure le carte parlano chiaro. Quando l’ex leader del partito Comunista è entrato nella giunta catanese gli sono state attribuite cinque deleghe: Saperi e bellezza condivisa, Catania città euromediterranea, Relazioni internazionali, Turismo e Musei. Nell’atto del 27 settembre scorso, all’amministratore vengono sottratti gli ultimi due uffici. Al posto dei quali, a Licandro viene assegnato il Centro storico. Di cui prima era titolare l’assessore alle Attività produttive, carica oggi ricoperta da Nuccio Lombardo.

La scomparsa delle due deleghe solleva un polverone che, partito da Palazzo degli elefanti, ritorna indietro. Tant’è che il sindaco Bianco è costretto a spiegare, tramite una nota istituzionale, che: «I Musei rientrano nella delega più ampia dei Saperi e della bellezza condivisa». In ogni caso «a scanso di equivoci, con un nuovo provvedimento è stato ulteriormente specificato tutto questo», precisa il primo cittadino. Che allontana profili di una presunta volontà di ridimensionare il ruolo dell’assessore Licandro. «Ribadisco fiducia e stima all’assessore per i grandi risultati raggiunti. Il suo lavoro continuo, proficuo e appassionato è sotto gli occhi di tutti», continua Bianco. Che aggiunge come siano diversi i progetti condivisi da lui e dall’amministratore per rilanciare la cultura in città. Uno step dei quali potrebbe essere già l’incontro fissato per domani mattina al ministero per i Beni culturali per discutere dell’idea di realizzare nel capoluogo etneo una succursale del Museo egizio di Torino

Cassandra Di Giacomo

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