Castelvetrano, serata di lavoro da incubo Musicista aggredito da gruppo di giovani

«Una storia incredibile che mai avrei immaginato di vivere». A distanza di quattro giorni, Maurizio Indelicato, il 42enne di Campobello di Mazara aggredito la notte di sabato nel centro di Castelvetrano, non si capacita di quanto gli sia accaduto. Una serata come tante, con un concerto in un locale, si è infatti tramutata in un incubo con tanto di corsa al pronto soccorso.

Tutto ha avuto inizio a fine spettacolo, quando Maurizio si accinge a rientrare a casa, insieme a due suoi colleghi: «Era stata una serata tranquilla, ci avevano applaudito e in più di un’occasione mi erano stati fatti i complimenti – racconta a MeridioNews il 42enne, che dopo l’episodio si è sfogato su Facebook -. A dimostrarsi simpatici erano stati quattro ragazzi, due coppie con età tra i 20 e i 30 anni. Le stesse persone che quando mi hanno incontrato fuori il locale si sono letteralmente trasformate». I quattro avrebbero prima chiesto un passaggio al 42enne e poi, non appena entrati in auto, sarebbero passati alle intimidazioni: «Mi hanno chiesto dei soldi, prima 20 euro, poi 40, ovvero tutto il compenso della serata – continua Maurizio -. Infine anche il cellulare, che però mi sono rifiutato di dare. Alle richieste hanno accompagnato le minacce, dicendomi che non sarei tornato a casa, che quella notte l’avrei passata con loro».

A un certo punto l’uomo, preso dal panico e incapace di reagire alle pressioni psicologiche dei giovani – «sono una persona pacifica, cerco sempre di mediare e poi mi sembravano ubriachi, forse drogati, non so cosa avrebbero potuto fare» – ha tentato la fuga a piedi, abbandonando l’auto. Ma la furia degli aggressori non si è fermata: «Una ragazza in particolare ha iniziato a inseguirmi, sembrava indemoniata – prosegue il 42enne -. Dopo circa 40 metri si è fermata, ma io ho continuato a fuggire fino a che mi sono sentito male. Soffro di pressione alta e non mi capacitavo della situazione in cui ero finito». Il fatto che l’aggressione non sia sconfinata nella violenza fisica importa poco: «Sono stati minuti terribili – ammette il musicista -. Volevo solo tornare a casa e invece ho pensato sul serio potesse succedermi qualcosa di brutto. Mi sono sentito male e sono stato soccorso dai miei amici che, nel frattempo, mi avevano telefonato e, avendo io premuto il tasto per rispondere, hanno capito che qualcosa non andava».

Sui fatti stanno indagando gli agenti del commissariato di polizia di Castelvetrano, che al momento però preferiscono non rilasciare alcuna dichiarazione. «In un primo momento ho pensato che forse era meglio non denunciare. Ho avuto paura, sono una persona tranquilla, che cerca di lavorare onestamente. Poi però – conclude Maurizio – mi sono detto che è assurdo che possano capitare cose del genere in pieno centro, senza avere fatto nulla per meritarsele. Spero che venga fatta giustizia».

Intanto, il sindaco di Castelvetrano Felice Errante ha incontrato i vertici locali di polizia e carabinieri per concertare un potenziamento del controllo del territorio, in seguito al succedersi, negli ultimi mesi, di diversi episodi di violenza che hanno ingenerato timore nei residenti.

Simone Olivelli

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