«Qualcuno si lamenta ma bisognerebbe considerare che si sta cercando di creare una città diversa». L’assunto è del consigliere della I municipalità Davide Ruffino, uno dei sostenitori della pedonalizzazione dell’area davanti a piazza Federico di Svevia. Una proposta – lanciata nel mese di maggio da alcune associazioni che insistono sulla mobilità sostenibile – che è ormai una realtà. L’amministrazione comunale, infatti, ha interdetto il passaggio e la sosta delle automobili in quella parte di città, utilizzando grosse fioriere. Ma la chiusura al traffico veicolare della zona del Castello Ursino sembra destare il malumore di alcuni operatori commerciali. Per lo più in merito alla nuova viabilità «che sacrifica troppo i ristoratori», dichiara il presidente della commissione al Commercio Ludovico Balsamo in accordo con le associazioni di categoria.
«Da quando la clientela non può più parcheggiare nei pressi del mio locale c’è stato un bel calo del fatturato», spiega a MeridioNews la titolare della trattoria La Fraschetta Francesca Mirabella. «Appena la gente sa di non potere sostare davanti al posto in cui ha deciso di cenare, preferisce andare in un posto dove può trovare parcheggio più comodamente», dice l’imprenditrice. A confermare il danno economico delle attività è un’altra operatrice commerciale, Anna Stella Condorelli. «Segniamo meno 30 per cento di introiti al giorno», spiega la proprietaria del Camelot. Che attacca: «Noi abbiamo un target di frequentatori adulti, spesso con figli e passeggini al seguito. Per queste persone parcheggiare anche 100 metri più lontano fa la differenza, soprattutto adesso che si avvicinano inverno e maltempo».
Il nodo su cui insistono gli imprenditori rimane la viabilità «che non è stata pensata in maniera impeccabile dall’amministrazione», sottolinea Balsamo. Il consigliere entra nel dettaglio: «Per andare da un lato all’altro di piazza Federico di Svevia, allo stato attuale, bisogna fare il giro largo da via Garibaldi». Una soluzione definita dal presidente della commissione al Commercio «assolutamente eccessiva». E per la quale Balsamo avanza un’alternativa, al netto di mantenere la ztl. «Si potrebbe permettere il passaggio delle automobili anche da un solo lato della carreggiata di via Castello Ursino», propone.
«Forse qualcuno dimentica che lì ci sono un castello storico e un portale del ‘700 i cui prospetti verrebbero sporcati dalla presenza delle macchine. Soprattutto in chiave turistica», replica Ruffino. Che sostiene l’importanza della micro-pedonalizzazione perché «scoraggia i tanti parcheggiatori abusivi che lì operano e ai quali molti clienti dei ristoranti affidavano le chiavi delle proprie automobili». Nessun danneggiamento sulla fruizione del proprio spazio per l’associazione Officine culturali che gestisce il bookshop Cub all’interno del Castello Ursino. Se non, anzi, per la sistemazione «troppo larga delle fioriere a interdizione del passaggio che permettono il transito dei motorini», afferma la responsabile della comunicazione Claudia Cantale.
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