Castello a Mare nel degrado, intervengono i forestali «Al via opere di bonifica: serviranno almeno due mesi»

Dal momento in cui è stato chiuso per disinnescare un ordigno bellico, circa tre mesi fa, il sito archeologico del Castello a Mare non è stato più riaperto. Non solo, è stato lasciato in balia del degrado. Rifiuti di ogni tipo e l’erba alta invadono la zona, aumentando così il rischio di incendi. Per fare fronte alla situazione, pare anche a causa della carenza di fondi a disposizione della Soprintendenza di Palermo, responsabile del sito, sul posto stanno per intervenire i forestali.   

In un provvedimento amministrativo del dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale del 26 aprile di quest’anno infatti sono stati individuati dieci interventi in altrettanti siti di interesse storico-culturale in diverse province siciliane e su Palermo in particolare la priorità va proprio a quello di Castello a Mare. Lo riferiscono fonti dell’assessorato regionale all’Agricoltura. In particolare sono previsti due interventi: il primo nell’area del sito archeologico stesso e l’altro nelle immediate pertinenze. Anche se nel provvedimento si richiedono tempi brevi per la realizzazione delle opere di bonifica, dall’assessorato fanno sapere che ci vorranno non meno di due mesi per vedere attuati gli interventi da parte dei forestali. Questo tipo di atti di indirizzo congiunti tra i due assessorati, Agricoltura e Beni Culturali, non sono nuovi nell’ambito del governo Crocetta, questo tipo di prassi va avanti da circa un anno e mezzo.     

Un intervento quanto mai urgente nel sito archeologico che insiste nella zona del porto a due passi dalla costa. Dal momento della chiusura a oggi, nell’area, oltre diecimila metri quadrati il personale trova di tutto, dai condom usati dalle coppiette che riescono a introdursi scavalcando un muretto a fazzoletti gettati all’interno dalle prostitute. C’è anche chi, in assenza di segnaletica, porta a spasso il cane. Senza un’adeguata bonifica il sito non può riaprire. I dipendenti avrebbero inoltrato alla Soprintendenza di Palermo diverse richieste d’intervento, spesso inevase, pare, per mancanza di fondi a disposizione. 

Entro maggio dovrebbero quindi partire le opere di bonifica in linea con quanto sancito durante l’incontro avvenuto proprio il 26 aprile tra il presidente della Regione Crocetta e i responsabili degli assessorati regionali competenti. In quella circostanza il governatore si era detto pronto a mandare i forestali a supporto dei parchi archeologici. Il Castello al Mare non è l’unico sito della Provincia di Palermo interessato dal provvedimento. Previsto anche l’arrivo dei forestali anche all’Area Archeologica e Antiquarium Solunto (Santa Flavia). 

Stefania Brusca

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