Cade l’accusa di associazione a delinquere, con la formula «perché il fatto non sussiste», per l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante (condannato a 8 anni in appello) e altri due imputati nell’inchiesta su presunte attività di dossieraggio. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione che hanno fatto cadere le accuse anche per i reati di rivelazione del segreto di ufficio e di accesso abusivo a sistema informatico, «in questo ultimo caso limitatamente alle condotte poste in essere fino al giugno 2014» per intervenuta prescrizione.
I giudici hanno disposto, quindi, un processo d’appello bis per il ricalcolo della pena per i reati di accesso abusivo compiuti dopo il 2014 e di corruzione, fattispecie per le quali è stata dichiarata «irrevocabile la responsabilità penale».
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