“Caro presidente Crocetta, per quello che sei e per quello che fai non hai alcun titolo per dare lezioni di moralità al PD”

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SALE SPESSO IN CATTEDRA SENZA AVERE NE’ I TITOLI, NE’ I MERITI PER FARE IL ‘DOCENTE’…

da Angela Barone
esponente di “Nuovo corso PD”
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Presidente Crocetta, adesso basta!

Non siete certo Tu e il Tuo governo e sottogoverno delle meraviglie a poter dare lezioni di morale e di coerenza politica al Partito Democratico e men che mai a noi esponenti dell’Area Mattarella, oggi nuovo Corso PD.

Rosario Crocetta. Foto di Gabriele Bonafede

Vedi caro Presidente, quando tu eri in altre faccende affaccendato a Bruxelles, noi, da sempre all’opposizione, ci opponevamo all’abbraccio mortale con Raffaele Lombardo, del quale invece il Tuo massimo ispiratore, senatore Giuseppe Lumia, era il massimo promotore, utilizzatore e beneficiario.

Quell’abbraccio e/o inchino mortale, era tale, e così resta nel giudizio storico-politico, sia per le notorie vicende giudiziarie dello stesso e per la tipologia di rapporti da Lombardo e dai suoi sodali mantenuti, sia per la metodologia e il programma politico lombardiani, identici se non per certi versi peggiori, delle vicende giudiziarie e della metodologia e programma politico di Cuffaro.

Ma mentre noi ci opponevamo, dove erano i Tuoi assessori e beneficiari delle Tue innumerevoli nomine? Erano tutti con Cuffaro e Lombardo a condividerne metodi e politica, e spesso ad ispirarne le condotte.

Eh sì, caro Presidente, la Tua giunta migliore di tutti i tempi non è altro che la mera prosecuzione, con qualche promozione, dei Governi Cuffaro e Lombardo.

E’ storia che Lucia Borsellino sia stata nominata Direttore Generale dalla Giunta Lombardo, che Patrizia Valenti sia stata nominata Commissario CAS dai Governi Cuffaro e Lombardo, che Ester Bonafede sia stata nominata Soprintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana dai Governi Cuffaro e Lombardo, che Dario Cartabellotta sia stato nominato Direttore Generale dai Governi Cuffaro e Lombardo, che la Linda Vancheri sia stata consulente di dell’ex assessore regionale Marco Venturi nel Governo Lombardo.

Ed è anche storia che Mariella Lo Bello sia stata candidata a Sindaco ad Agrigento in alleanza con il Movimento di Lombardo, al pari di quanto avveniva alla Regione, che Nelli Scilabra, da buona aderente all’area Lumia, nonostante la giovane età, abbia sostenuto l’alleanza con Lombardo, al pari di Nino Bartolotta che, da adente all’area Innovazioni, non ha mai sollevato neanche un sussurro contro l’alleanza con Lombardo, che ne aveva esponenti in Giunta!

“Cordialmente vicina” al Governo Lombardo era anche Martia Rita Sgarlata, che non perdeva iniziativa alcuna promossa dai potenti di turno.

Solo tre sono i tuoi assessori che non hanno in vario modo partecipato alle negative esperienze del passato, o per professione, Nicolò Marino e Luca Bianchi, o per mancanza totale di conoscenza dei fatti, Michela Stancheris: ma, credi, caro Presidente della rivoluzione, che questo sia sufficiente a te per accusare noi di indegnità morale e di mancanza di coerenza politica?

Per non parlare poi del sottogoverno!

Tralasciando Patrizia Monterosso, cui verrà dedicato successivo specifico paragrafo, è storia che partecipano in posizione di sottogoverno pesanti esponenti del mondo che, Tu dici, fu: Pistorio, Silvia, Bufardeci sui quali mai ha espresso il benché minimo giudizio, non personale, ma quantomeno politico.

E’ storia che Di Rosa, da te mantenuto a capo del Corpo Forestale, è stato nominato Direttore Generale da Lombardo dopo una fulminea carriera (da incaricato di una Unità Operativa di Base a Direttore Generale in soli 2 anni) perché Commissario dell’MPA di Agrigento, senza alcun accertamento sul possesso dei necessari titoli, accertamento che a tuttoggi manca, e che Alfonso Cicero, il geometra più famoso e competente del mondo, ha iniziato la sua splendida carriera di nominato “sine titulo” con Cuffaro, l’ha proseguita con Lombardo e l’ha magnificata con Te, caro Presidente!

E che dire di Marco Lupo, Direttore Generale esterno, nominato da Lombardo e da Te mantenuto, che vanta un curriculum di soli incarichi politici, tutti da verificare se sufficienti a supportarne la nomina; o di Romeo Palma, giudice della Corte dei Conti chiamato da Lombardo a fare l’Avvocato Capo dell’Ufficio Legislativo e Legale, nonostante la presenza di notevoli professionalità e senza alcun accertamento, da Te serenamente e tranquillamente mantenuto.

E che dire ancora di tutte le Tue nomine, effettuate su formale proposta dei Tuoi “unici” assessori, la stragrande maggioranza delle quali effettuate in assenza dei requisiti minimi di legge: solo per fare qualche esempio e non citare sempre e solo Cicero, il bancario Antoci a Presidente di Parco, senza requisiti di natura ambientalista; gli esperti forestali Oieni e Amodei a Commissari degli enti per il Diritto allo Studio; il funzionario dell’autoparco Geraci a Commissario dell’istituto per le Disabilità IRIDAS.

Per concludere merita più di un cenno la vicenda Monterosso- Alongi. E qui, caro Presidente, la Tua responsabilità, e quella dei tuoi bravissimi consulenti, è ancora maggiore perché dimostra che nulla hai verificato.

Se qualcuno dei tuoi numerosi, preparatissimi e tutti dotati di patentino antimafia, collaboratori giuridici avesse solo letto le delibere della Giunta Lombardo avrebbe verificato quello che già è emerso circa la nomina a Commissario dell’ARAN dell’avvocato Claudio Alongi, coniuge della Monterosso.

Il Presidente Lombardo, in assenza di ogni e qualsivoglia requisito di legge, ma solo sulla base di un suo dichiarato intento di modificare la legge di disciplina dell’Aran Sicilia, con delibera di Giunta n.109 del febbraio 2012, nomina per sei mesi l’avvocato Alongi Commissario dell’Aran Sicilia, su verifica del possesso dei requisiti operato dalla moglie: peccato che la moglie, forse per la sua multidisciplinarietà, non sapeva che il comma 4 dell’art.25 della legge regionale n.10 del 2000, vieta la nomina all’Aran dei soggetti che abbiano “rapporti di collaborazione o di consulenza con le amministrazioni locali”, dei quali il marito però si vanta nel curriculum, e che non poteva essere nominato perché era già stato componente del Comitato Direttivo dell’Aran per ben due mandati, 2004-2008 (Cuffaro) e 2008-2012 (Lombardo). Lo stesso Lombardo lo riconferma Commissario con delibera n.403 dell’ottobre 2012.

Cosa hai fatto caro Presidente per riportare l’Aran Sicilia a legalità?

Ed ancora, caro Presidente, qualcuno Ti ha informato che la tua Segretaria Generale, già onnipresente con Cuffaro e Lombardo, è stata nominata da quest’ultimo Segretario Generale con la delibera di giunta n.248 del 13 luglio 2012, quale unico soggetto (del mondo intero visto che non è mai stato indetto un avviso di selezione pubblica) in possesso di “acclarata capacità e conoscenza multidisciplinare utile per la realizzazione del programma politico del governo in carica”?.

In altre parole, visto il curriculum della Monterosso, suo capo di gabinetto, pieno di incarichi politici ovunque e dovunque, ma privo dei requisiti di legge e della necessaria professionalità, Lombardo fissa il criterio discriminate della “multidisciplinarietà” che nessun altro, interno o esterno, poteva possedere, perché tutti aventi specifiche professionalità acquisite a mezzo pubblico concorso, e così con tale precisissimo identikit, la individua come Segretario Generale e le conferisce l’incarico per ben 4 anni, andando ben oltre la fine naturale del suo mandato fissata per la primavera 2013.

Caro Presidente, come mai proprio l’avvocato Alongi, in data 21 gennaio 2013, senza averne alcuna competenza per altro e in palese conflitto di interessi, rilascia, il parere, anche errato nel merito, secondo il quale i direttori generali esterni nominati dal precedente Governo regionale e da Te revocati dall’attuale Governo ex art.9, comma 3 della legge regionale n.10 del 2000, avrebbero diritto a percepire un ristoro economico pari al trattamento economico riconosciuto nel contratto sino alla sua scadenza naturale e comunque per un anno? Cosa temeva, anche la revoca del suo incarico e di quello di sua moglie? E come mai solo qualche giorno dopo tale “parere”, con delibera di giunta n.49 del 5 febbraio, hai confermato la Monterosso, Palma e Lupo?

Vedi, caro Presidente, gli iscritti del PD siamo tanti e tutti dotati di autonoma capacità di lettura e valutazione degli atti, e se Ti senti solo nella Tua meritoria azione antimafia, non è perché noi non siamo da sempre impegnati come la storia insegna (due per tutti Mattarella e La Torre), ma perché Tu ci eviti e ci denigri, preferendo circondarTi da altri, spesso discutibili, nonostante non siamo secondi a nessuno in fatto di moralità e coerenza politica.

 

Redazione

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