Caritas, presentato il XXIII rapporto Migrantes A Catania alunni stranieri in aumento del 12%

Sono la parte attiva della popolazione italiana: nel Belpaese, nel 2012, 15 nuovi nati su 100 erano figli di stranieri. Il dato è contenuto nel XXIII rapporto annuale redatto dalla Fondazione Migrantes, presentato questa mattina dalla Caritas diocesana di Catania. Un documento di 350 pagine che fotografa una realtà sempre più dipendente dalla popolazione straniera, arrivata al 7,4 per cento della popolazione italiana, circa 4 milioni e trecentomila stranieri su poco meno di 60 milioni di italiani

La popolazione straniera in provincia di Catania

Una tendenza che, ad un primo sguardo, non riguarda strettamente la Sicilia, in cui il dato è leggermente in controtendenza: se per il 2011 gli stranieri residenti in Sicilia erano il 3 per cento del totale nazionale, questi sono scesi al 2.8 per cento a fine gennaio 2013, data alla quale si è chiusa la raccolta statistica effettuata dal centro studi, a quota 139 mila unità.  Un dato sottolineato da Migrantes, che opera come ufficio pastorale per la Cei (Conferenza episcopale italiana), è il «no» recentemente espresso in una nota ufficiale alla politica di gestione dei centri di intensificazione ed espulsione per gli stranieri arrivati in Italia in maniera irregolare. Nel rapporto si sottolinea con vigore la «dispendiosa e inefficace gestione in termini di emergenza», suggerendo la soluzione dell’utilizzo dei «corridoi umanitari».

I dati relativi alla provincia etnea forniscono un ulteriore chiave di lettura sull’importanza della popolazione straniera per lo sviluppo del territorio: dal 2007 sono aumentati i residenti di altri Paesi del 78 per cento, arrivando a quota 23361 residenti. Catania, in particolare, si attesta a quota 7926, il 2,6 per cento della popolazione residente, ma le nascite di minori  nel 2012 sono state 131 (393 nel’intera provincia), il 4,7 per cento del totale, con una media di figli per singola donna che è di 1,75, contro gli appena 1,49 delle italiane.

L’aumento dei cittadini stranieri è particolarmente evidente a livello scolastico: si registra, infatti, un aumento di minori non italiani del 12,3 per cento nell’anno scolastico 2012/2013, per un totale di 4390. La quota, in termini assoluti, è perfettamente in linea con il dato della popolazione, il 2,4 per cento del totale. Oltre la metà di questi sono comunitari, di cui la maggior parte di nazionalità rumena.

Redazione

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