Era stato annunciato dal tam tam sui social e dai manifesti in giro per la città. Ma la festa di Capodanno organizzata al cineteatro Ambasciatori in via Eleonora D’angiò, trasformato in discoteca Moulin rouge, non aveva le necessarie autorizzazioni.
I controlli della polizia amministrativa, disposti dal questore di Catania Salvatore Longo, sono scattati anche nella notte dell’ultimo dell’anno. Al cineteatro Ambasciatori le forze dell’ordine hanno rilevato che non era stata rilasciata né la licenza della polizia, né il certificato di agibilità che sarebbe dovuto essere richiesto alla commissione del Comune sui Pubblici spettacoli.
Per la prima inadempienza l’organizzatore e responsabile è stato contravvenzionato ai sensi dell’articolo 68 Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, per la seconda è stato denunciato all’autorità giudiziaria ai sensi degli articoli 80 del Testo Unico e 681 del codice penale. Al momento del controllo, all’Ambasciatori erano presenti 1500 persone. Nel corso della serata era previsto anche uno spettacolo di burlesque.
La polizia, vista l’assenza del certificato di agibilità e dell’elevato numero dei partecipanti alla serata che correvano seri pericoli, hanno fatto defluire il pubblico e sequestrato l’immobile.
L’organizzatore della serata, Alessandro Scardilli, ribatte precisando che non c’è stato «nessun rischio per le persone presenti, perché all’interno della sala c’erano otto uscite di sicurezza, ognuna con una capienza di 250 persone, pertanto l’incolumità degli ospiti era assolutamente garantita. Le poltrone erano state completamente rimosse dal cineteatro per sgombrare gli spazi; le autorizzazioni per il cenone erano state richieste agli organi competenti, mentre l’agibilità per il pubblico spettacolo era già in possesso dei proprietari del locale». E punta il dito contro la concorrenza. «Tutto è nato da un esposto alla procura effettuato da gruppi concorrenti – afferma – che da mesi non fanno altro che intralciare il lavoro di Tensione Evolutiva, il gruppo di P.R. più apprezzato e seguito in città. Mi chiedo: quante discoteche erano a norma la notte di San Silvestro? Quante hanno rispettato la capienza o gli orari previsti dalla legge? Il nostro gruppo subisce continue denunce e attacchi, con il solo obiettivo di danneggiare l’immagine e di distruggere il lavoro di centinaia di ragazzi che ci affiancano per animare la movida del capoluogo etneo».
Scardilli aggiunge che la serata si sarebbe dovuta svolgere al teatro Metropolitan che non è stato più disponibile il 30 dicembre a causa di un problema tecnico. Quindi la scelta dell’Ambasciatori. Ci siamo attivati per avere le nuove autorizzazioni – spiega l’organizzatore – ma la commissione di vigilanza non si è riunita in tempo per emettere il visto e rilasciare il parere. Dopo aver effettuato tutte le verifiche sulla sicurezza con i tecnici e i periti, abbiamo dunque deciso di non rovinare l’ultimo dell’anno a centinaia di persone per un mero adempimento formale. Una scelta, non dettata dalla nostra volontà, di cui ci assumiamo tutte le responsabilità del caso, pur consapevoli che nessuno si trovava in pericolo e che, purtroppo, per alcuni cavilli burocratici saremmo potuti incorrere in eventuali sanzioni».
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