Il nome di punta è quello del cantautore italiano che sarà in piazza Duomo, per la notte di Capodanno, insieme ad Antonio Monforte, Crabs, Babil on suite, Malmaritate e I percussonici. A organizzare l'evento è la ditta Amearte che si è aggiudicata la gara, tra altre otto proposte pervenute a Palazzo degli elefanti
Capodanno 2016, Ameart vince il bando comunale Sul palco Eugenio Bennato, musicisti e band etnee
«Ci sarà una grossa presenza di band musicali legate al nostro territorio, ma non solo». A dirlo è il presidente dell’
Associazione musicale etnea Biagio Guerrera, il gruppo che fa parte della società Amearte. La ditta – che è catanese e ha sede a palazzo Biscari – si è aggiudicata il bando comunale per l’organizzazione dell’evento di Capodanno 2016, in piazza Duomo. Il nome di punta del palco che sarà allestito all’ombra del Liotro è quello di Eugenio Bennato. Insieme a lui suoneranno gli etnei Antonio Monforte, Crabs, Babil on suite, Malmaritate e I percussonici. «Proprio il meridione è il centro di questo evento che culmina con l’esibizione di Bennato, icona della musica popolare italiana. E a fargli da coro, con le loro canzoni espressione delle più varie culture ma sempre filtrate dall’animo siciliano, sono gruppi e solisti di casa nostra», precisa il sindaco Enzo Bianco.
Per la manifestazione l’ente ha stanziato un finanziamento di
100mila euro e aperto (fino a giorno 3 dicembre) un bando pubblico per il reperimento di proposte artistiche. Tra le polemiche di alcuni consiglieri comunali e di una parte della cittadinanza attiva che ritiene eccessivo l’impegno economico stabilito per una kermesse di appena cinque ore. Nonostante l’assessore alla Bellezza condivisa Orazio Licandro abbia precisato che i proventi derivano da una parte della tassa di soggiorno. Un’imposta, quest’ultima, che può essere investita esclusivamente in attività collegate alla Cultura e al turismo.
Le proposte artistiche pervenute all’amministrazione comunale nei termini previsti – tra giorno 23 novembre e il 3 dicembre – sono nove. Di queste soltanto due da aziende catanesi:
Musica e suoni (che ha protocollato due istanze) e Amearte. Mentre le altre ditte partecipanti hanno sede legale in altre città siciliane e italiane. «La nostra società è composta da tre entità, ciascuna delle quali è abbastanza nota nel territorio e non, ed è leader nel proprio campo», dice Guerrera dell’Associazione musicale etnea. Nucleo di Amearte insieme a Mercati generali – che organizza serate musicali in un immobile sulla stradale Catania-Gela – e ad Arte Sicilia che gestisce apparecchiature audio, video e deejay service.
«Siamo molto contenti di esserci aggiudicati la gara. Abbiamo il curriculum, i requisiti e il profilo adatto, anche a dire dell’amministrazione comunale», ride Guerrera. «Sappiamo di esporci alle critiche perché i gusti da tenere in considerazione sono tanti ma l’appuntamento è proprio adatto a una piazza», aggiunge il presidente di
Ame. Nonostante il taglio dell’associazione – finanziata dal ministero dei Beni artistici e culturali, e dalla Regione Siciliana – passi dalla musica classica alla world music. «È una grande festa pensata per tutti coloro i quali non possono permettersi un Capodanno costoso», commenta l’assessore Licandro. E sui tempi, abbastanza stretti, per la messa a punto della manifestazione – altro punto che è stato motivo di polemiche – Guerrara è sereno: «Quando ci siamo presentati sapevamo quali sarebbero stati i tempi tecnici».