Capo d’Orlando, incendio doloso minaccia Villa Piccolo «Regione dovrebbe pulire il parco ma non ci sono soldi»

Non solo boschi e terreni incolti, ma anche luoghi di valore storico e culturale. Gli incendi continuano a minacciare diverse parti dell’Isola, nonostante l’emergenza delle scorse settimane sembra essere rientrata. La notte scorsa, a Capo d’Orlando, ad andare a fuoco è stata l’area intorno a Villa Piccolo, dimora del poeta Lucio Piccolo e oggi sede della Fondazione dedicata alla famiglia dello scrittore.

Ed è proprio la Fondazione a raccontare quanto accaduto, sollevando il serio dubbio che si sia trattato di un atto doloso. «Se l’estremo episodio criminale che sta devastando la Sicilia non ha cancellato uno dei poli culturali ed artistici tra i più importanti d’Italia lo si deve al custode che, svegliato dal crepitare delle prime fiamme, ha scongiurato una catastrofe – si legge in una nota -. Il rogo avrebbe ridotto in cenere una quadreria di grande valore, decine di migliaia di volumi espressione della grande cultura europea. A domare le fiamme è stato il personale della Fondazione e i loro familiari. I pompieri sono arrivati un’ora dopo».

L’ente poi rimarca come dal 2014 esista una convenzione con l’Ente di sviluppo agricolo «in virtù della quale la custodia e la manutenzione dell’azienda agricola e del parco botanico della villa» spetterebbero alla Regione. In tal senso, già a maggio la presidente dell’Esa, Vitalba Vaccaro, «è stata invitata nello scorso mese di maggio a dare pieno adempimento alla convenzione ma gli operai – sottolinea la Fondazione, che ha già sporto denuncia contro ignoti – sono rimasti finanche privi del carburante necessario a mettere in opera i mezzi da lavoro».

A commentare i roghi che hanno interessato diversi punti del territorio – tutti nei pressi della stradata statale 113 – è stato il sindaco di Capo d’Orlando Franco Ingrillì. «Atti inqualificabili e scellerati – dichiara il primo cittadino -. Rivolgo un appello a chiunque possa fornire notizie utili ad assicurare alla giustizia il responsabile o i responsabili di questi comportamenti sciagurati».

Redazione

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