Il movimento dei Coraggiosi è sceso in piazza al fianco dei commercianti e dei residenti di via Villareale e piazza Sant’Oliva contro lo «stato di abbandono» in cui versano i cantieri del centro della città. Insieme a una quarantina di persone, tra commercianti e cittadini, sono partiti da piazza Sant’Oliva e sono arrivati in piazza Castelnuovo. Ognuno di loro stringeva tra le mani una stoffa rossa. Per qualche minuto hanno sfilato in cerchio. Poi il leader del movimento, Fabrizio Ferrandelli, ha preso la parola: «Il tessuto rosso è preso in prestito dalla lotta al femminicidio, nella quale simboleggia il sangue delle donne. In questo caso rappresenta il sangue dei commercianti che perdono affari con i cantieri», ha detto il candidato sindaco di Palermo, che e poi ha aggiunto, rivolgendosi ai commercianti di via Amari: «Non mi sento di rassicurarli. Le opere sono ferme. Assistiamo a una Palermo che vede i negozi chiudere».
«No siamo stati qui 48 ore fa ad ascoltare commercianti e residenti – spiega a Meridionews Ferrandelli – e abbiamo provato a capire insieme le iniziative da intraprendere. Da mesi loro lamentavano l’assenza di dialogo istituzionale mentre erano ben presenti le recinzioni ingombranti senza alcuna attività al loro interno. Durante l’assemblea la consigliera Antonella Monastra insieme al consigliere Marcello Longo hanno chiamato il vicesindaco Emilio Arcuri chiedendo un intervento. In quella circostanza si è limitato a riportare la controversia in atto. Non ci siamo arresi e abbiamo organizzato per oggi il sit-in». Qui il leader dei Coraggiosi con una punta di ironia aggiunge che il Comune «magicamente si è riappropriato dell’iniziativa». Poi ha aggiunto: «Stamattina hanno smontato in parte le cancellate e consentito nuovamente il transito veicolare. Ci chiediamo però perché tutto questo sia stato fatto solo oggi e non mesi fa. E soprattutto se poteva essere evitato il bagno di sangue che hanno dovuto subire le attività commerciali con crolli del fatturato anche del 50 per cento? I residenti invece di sentirsi come topi in trappola potevano vivere una diversa viabilità? La città intera poteva non essere sfregiata e deturpata per così tanti mesi? Abbiamo dovuto fare sacrifici per dei lavori che non vanno avanti. Adesso vigileremo che questo invece accada».
Ferrandelli bolla come spot elettorale dell’Amministrazione la defiscalizzazione decisa per alcune attività commerciali «perché non esiste un provvedimento, il sindaco ha demandato soltanto al Consiglio comunale che probabilmente non si riunirà mai in materia, e poi bisognerà cambiare i regolamenti. Morale della favola: campagna elettorale. Qui bisogna invece parlare di cose concrete. Il futuro delle persone è una cosa seria. Ogni attività commerciale messa in crisi rappresenta centinaia di posti di lavoro che vengono meno e noi non ci possiamo permettere in una città come Palermo di perdere un solo posto di lavoro, un solo contributo».
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