«La fine delle feste natalizie è coincisa con l’apertura del cantiere per il nuovo ipermercato Lidl a ridosso del camposanto». Inizia così la nota del coordinamento Salvare Augusta che da anni segnala «l’insostenibilità urbanistica e ambientale del progetto» nella cittadina del Siracusano. Il coordinamento ha depositato un esposto-denuncia alla procura di Siracusa e sollecitato l’intervento del dipartimento regionale dell’Urbanistica.
«In un contesto dove i piccoli commercianti, gli artigiani, l’economia locale vengono travolti dai giganti della grande distribuzione e dal moltiplicarsi dei centri commerciali – continuano da Salvare Augusta – quello della Lidl è il secondo ipermercato autorizzato in tempi record nel sempre più intasato e caotico ingresso della città di Augusta». E, stando alle informazioni in possesso del coordinamento, si tratterebbe di un elenco che non è destinato a finire qui. «Nella stessa zona, nella ex falegnameria Sicari e in contrada Scardina, l’amministrazione comunale, a meno di improbabili ripensamenti, ne autorizzerà ancora altri profittando e sorvolando sulla mancanza del Piano urbanistico commerciale».
Una situazione che, secondo le previsioni di Salvare Augusta, avrà «impatti sul traffico veicolare e sulla funzionalità della principale arteria di entrata e di fuga dal centro abitato, vitale in termini di protezione civile. L’insediamento commerciale di contrada Pezzagrande – si legge ancora nella nota del coordinamento – con i suoi parcheggi, le strade e le altre strutture di servizio, comporterà una drastica riduzione della fascia di rispetto cimiteriale, inedificabile per legge, senza che sia stato mai ottenuto il preventivo e obbligatorio parere dell’azienda sanitaria locale, come confermato – sostengono – dalla stessa Asp di Siracusa».
«Ancora una volta ribadiamo – aggiungono gli attivisti di Salvare Augusta – che l’ipermercato della Lidl, come qualunque altra media o grande struttura commerciale, risulta incompatibile con la destinazione urbanistica di zona F riservata a “impianti e attrezzature di interesse generale”. A dichiararlo – sottolineano – nel gennaio 2023, era stato anche il dipartimento regionale delle Attività produttive. Ciononostante, l’amministrazione comunale, che alla vigilia di Natale ha rilasciato il permesso di costruire
alla Lidl continuando caparbiamente a promuovere e favorire la speculazione edilizia sulle zone F, ha scelto – lamentano dal coordinamento – di ignorare le denunce delle associazioni ambientaliste, le dichiarazioni dell’Asp e i fondati dubbi sulla legittimità dell’opera e dell’iter amministrativo. Tutti rilievi che adesso, a cantiere avviato – concludono – sono stati formalizzati in un nuovo esposto alla procura di Siracusa e alla Regione».
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