La guardia di finanza e la polizia hanno dato seguito a un provvedimento di sequestro di beni riconducibili a Roberto e Gaetano Marturana, e alla madre Angela Luvaro, arrestati nel 1998 nell’ambito dell’operazione denominata Tie break riguardante un importante giro di usura che da Canicattì, in provincia di Agrigento, si estendeva in altre regioni d’Italia e anche all’estero. I sigilli sono stati posti a diversi appartamenti, magazzini e appezzamenti di terreno, e anche a una cassetta di sicurezza e a un conto corrente bancario. Per un valore complessivo di circa due milioni di euro.
Diciotto anni fa, i Marturana e la madre furono arrestati insieme ad altre 37 persone. Nello specifico, Gaetano fu fermato in Germania grazie alla collaborazione tra le forze di polizia italiana e tedesca. Per loro la sentenza di primo grado è arrivata nel 2010, con una condanna a 13 anni per Gaetano a 13 anni, a sette per la madre, mentre i giudici per il fratello hanno stabilito una pena di cinque anni. Stando ai giudici, l’organizzazione che gestiva l’usura avrebbe goduto dell’assenso delle locali cosche mafiose.
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