«Mi hanno detto che sono un traditore, mi insultano per aver fatto una scelta personale. Ma io ero solo un attivista del Movimento 5 stelle, come hanno precisato gli stessi parlamentari regionali. Loro, gli eletti, invece mi hanno deluso: le aspettative che avevo si sono rivelate chiacchiere». Così Giuseppe Castelnuovo, 43enne imprenditore edile di Canicattì, risponde alle critiche che da ieri gli piovono addosso dopo il suo passaggio da attivista del M5s, fondatore di uno dei due meetup locali nel 2012, alla nuova formazione politica Noi con Salvini.
Per Castelnuovo la decisione è arrivata «dopo tanto tempo che il mio gruppo dava segnali agli eletti: le tante segnalazioni, dalla Sanità alle costruzioni abusive, non sono mai state prese in considerazione. Manca organizzazione e trasparenza, e quindi io e altri 23 componenti del meetup abbiamo deciso di passare», afferma il giorno dopo l’annuncio. Un passaggio comunicato proprio sul sito del nuovo movimento autonomista, vicino al leader della Lega Nord «ma guidato da un siciliano, il segretario è Angelo Attaguile, che mi ha convinto ad aderire dopo tanti incontri personali. Non ho mai conosciuto Matteo Salvini di persona, ma ha un programma chiaro», afferma.
Che sintetizza in due punti: «Far riprendere l’economia della Sicilia, e risolvere il problema immigrazione. Non sono razzista – spiega Castelnuovo -, ma chi viene in Italia deve cercarsi un lavoro, inserirsi nella società. Non come gli zingari che vanno in giro e vivono senza pagare nulla». Del resto il nuovo referente politico di Noi con Salvini a Canicattì ha avuto nella sua azienda «anche operai stranieri: li ho sempre pagati regolarmente per il loro lavoro. Non sono animali», afferma. Sul fronte dell’economia della Sicilia, Castelnuovo spiega che la prima urgenza è quella di «far riprendere l’agricoltura, innanzitutto a Canicattì. E per difendere la Sicilia meglio uno come Salvini e la Lega, che sono sinceramente arrabbiati per la situazione: non mi interessano le parole passate di razzismo nei confronti dei meridionali. Il problema sono stati i politici locali venduti al Partito democratico e a Berlusconi».
Proprio il catanese Angelo Attaguile, a capo di Noi con Salvini, è però attualmente membro della Camera dei deputati, eletto nel 2013 proprio con il Pdl di Silvio Berlusconi in quota Movimento per le autonomie. «Ho aderito perché ho conosciuto Attaguile, ed è una bravissima persona: mi ha anche invitato tante volte a casa sua. Lo so che è stato eletto con Berlusconi – continua Castelnuovo -, e può essere che ha cambiato qualche partito, qualche disavventura politica. Ma ho capito che è persona umana, umanità che non ho visto nel M5s. L’anno scorso è morta mia madre, e dopo due anni di attivismo, banchetti, spese non ho ricevuto nemmeno una telefonata per le condoglianze. Questa l’ho messa tra le tante cose accumulate. Come si dice in siciliano “u saccu si inchiu“», conclude.
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