Non è nemmeno iniziata la prima tappa del campionato d’Eccellenza della Provincia di Palermo che doveva prendere inizio intorno alle 9 di questa mattina. A mandare tutti a casa, sono stati i carabinieri, chiamati da alcuni genitori che hanno capito che la situazione all’Hydra di Villabate, stava diventando pericolosa. Oltre 500 gli atleti in gara tra gli 6 e i 17 anni, se consideriamo la media di tre, quattro persone per bambino, facile dedurre che erano presenti ,questa mattina quasi 2mila persone.
Un numero enorme da ospitare per un impianto di dimensioni assolutamente ridotte. Come potete vedere dalle immagini, la tribuna era stracolma, gente in piedi e seduta sulla ringhiera, oppure a bordo-vasca. Una situazione insostenibile e ingestibile.
«E’ la prima volta che mi ritrovo ad assistere ad una cosa simile – dice Maria Rita Cammarata che ha accompagnato la nipote di 9 anni, alla sua prima gara – i miei figli hanno fatto nuoto tanti anni e ho visto tantissime gare, ma alla piscina Comunale di Palermo. Non è pensabile organizzare una manifestazione di questo tipo così. Non si respira, la gente non ha lo spazio per muoversi, ma poi guardi la tribuna!».
Già, la tribuna, gambe che penzolano giù. Gente in piedi che si sporge, bambini atleti ammassati e nessuna vigilanza nell’impianto.
Com’è possibile che una manifestazione di questo tipo, con un affluenza simile, sia stata organizzata in un impianto così piccolo? Le iscrizione si sono concluse il 12 gennaio scorso, quindi il numero dei partecipanti (e la possibile affluenza considerando parenti e amici), circa 2 mila persone, era già noto da circa una settimana.
Perché non scegliere una piscina più grande, con uno spazio adatto? Va considerato che al momento la tribuna della piscina comunale di Palermo è chiusa, in attesa del certificato di agibilità da parte dei tecnici del Comune e questo è emblematico della situazione in cui versano gli impianti sportivi della città e la loro gestione soprattutto, ma c’era comunque tutto il tempo per trovare una soluzione alternativa e non mettere a rischio l’incolumità dei bambini e di tutti i presenti. La società HYDRA ha ovviamente avuto il patrocinio FIN per organizzare questa giornata, e abbiamo provato a contattare Sergio Parisi, presidente di FIN Sicilia, ma senza successo. Così come abbiamo tentato di parlare con Marcello Vinciguerra, presidente dell’Hydra SCSD, ma anche in questo caso senza risultati.
Abbiamo chiesto agli allenatori il perché di questa scelta “Non siamo noi che decidiamo – ci dicono – purtroppo è sempre la stessa storia. Possiamo solo e giustamente sospendere la gara a questo punto, non abbiamo altro da fare, ci dispiace moltissimo per i bambini”.
Perché in tutto questo, in questa assurda gestione e organizzazione, a rimetterci sono stati i bambini, tanto emozionati per la loro prima gara in molti casi e tanto delusi adesso.
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