Per mesi avrebbe maltrattato la convivente, sottoponendola abitualmente a sofferenze sia fisiche, psicologiche, a vessazioni, privazioni e umiliazioni di ogni genere. Per questo i poliziotti del commissariato di Caltagirone lo hanno posto ai domiciliari. Ieri il giudice per le indagini preliminari del tribunale calatino ha emesso la relativa ordinanza nei confronti di S.C.
Il quadro di violenza domestica ricostruito dagli inquirenti sarebbe drammatico. L’uomo, soprattutto da giugno 2019, avrebbe assunto comportamenti ossessivi, possessivi e morbosi via via sempre più gravi. La donna sarebbe stata privata dei suoi spazi, impedendole di frequentare e uscire con le amiche, chiusa in casa mentre il compagno si portava via chiavi e cellulare. In più circostanze durante alcune scenate l’uomo l’avrebbe minacciata di morte, afferrandole il collo quasi a soffocarla, puntandogli il coltello alla gola oppure mediante un bastone.
L’ultimo episodio si sarebbe verificato alla presenza di due minori, il figlio della vittima e il nipote dell’uomo. Lui, dopo averla ripetutamente picchiata, le avrebbe provocato diverse ecchimosi multiple, su tutti gli arti. Il gip, disponendo i domiciliari, gli ha anche imposto di non avere contatti diretti, telefonici o di qualsiasi altro genere (anche social network), con persone diverse da quelle che con lui coabitano e da eventuali difensori.
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