La droga acquistata dai fornitori sarebbe stata trasportata con il sistema della staffetta per provare a eludere i controlli delle forze dell’ordine. Nascosta negli slip o anche tra i cespugli di un’area verde o in mezzo alle sterpaglie alla base degli alberi piantati lungo i marciapiede. Un volume d’affari, quello venuto fuori nell’ambito dell’operazione Minosse che ha portato all’arresto di nove persone, che avrebbe fatto raggiungere a ogni singolo spacciatore anche picchi da 4.000 euro al mese.
Dalle indagini è emersa una fiorente attività di spaccio di stupefacenti concentrata soprattutto a Caltagirone ma anche a Palagonia e Ramacca. Ruoli ben delineati tra i diversi indagati facenti parti del sodalizio malavitoso che avrebbe gestito le diverse piazza di spaccio, una delle quali attiva anche vicino a un istituto superiore di Caltagirone. Linguaggio criptico e trasporto in staffetta dello stupefacente non sono bastati.
Nell’ambito delle attività sono state arrestate dalle compagnie di Caltagirone e di Palagonia 17
persone
, sei sono state denunciate in stato di libertà, altri 16 segnalate altre alla prefettura. Durante le indagini sono stati
recuperati
2.465 grammi di marijuana, 663 grammi di cocaina e 348 grammi di hashish ed è stata sequestrata anche la somma di denaro contante di 23.215 euro, ritenuto provento dell’illecita attività di
spaccio.
Nel corso dell’operazione, i carabinieri hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari, anche
nelle
abitazioni di altri indagati, oltre a quelli colpiti della misura. In casa di Fabio Fortunato, sono stati trovati e sequestrati circa 20 grammi di marijuana. L’uomo è stato arrestato in flagranza ed è in
attesa della direttissima. Nell’abitazione di uno degli indagati sono state trovate alcune
dosi di hashish.
Agli arresti domiciliari
1. Giuseppe Gambino (classe 1998), residente a Caltagirone;
2. Giuseppe Russo (classe 1979), residente a Caltagirone;
3. Giovanni Indovino (classe 1993), residente a Ramacca;
4. Gaetano Oglialoro (classe 1977), residente a Ramacca ai domiciliari nella comunità La forza a Calatafimi Segesta (Trapani);
5. Fulvio Pezzano (classe 1993), residente a Caltagirone;
6. Valter Hoxha (classe 1991) nato in Albania, residente a Caltagirone.
Obbligo di dimora
7. Fabio Fortunato (classe 1985), residente a Caltagirone;
8. Abdulla Hoxha (classe 1996) nato in Albania, residente a Caltagirone (già agli arresti domiciliari);
9. Emanuele Buscemi (classe 1991), residente a Caltagirone.
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