Il futuro del Calcio Catania è sempre più nebuloso. L’ultima puntata è quella di una istanza di fallimento presentata dalla procura di Catania. Il documento, lungo undici pagine e con il timbro della cancelleria datato 14 maggio, è firmato dai magistrati Fabio Regolo e Alessandra Tasciotti. I pm scrivono di una «società fortemente indebitata, con uno squilibrio indotto da una struttura reddituale insufficiente. Con una società incapace di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni».
Il Calcio Catania al momento «non risulta avere depositato alcuna pianificazione industriale strategica». Nessun piano di ristrutturazione serio e credibile, almeno secondo la ricostruzione dei magistrati. Nessuna possibile via d’uscita dalle altre società della galassia Pulvirenti, ovvero Meridi e Finaria. Le stesse che, negli ultimi anni, hanno consentito «la tenuta patrimoniale del Calcio Catania, assicurando la possibilità di iscrizione ai campionati di calcio».
Nel mirino della procura, con l’istanza di fallimento, ci sono anche gli attuali traghettatori della società di via Magenta. Giuseppe Di Natale, amministratore delegato, Gianluca Astorina, presidente e liquidatore di Finaria e Ignazio Scuderi, vicepresidente del Calcio Catania. «Appare necessario – continuano i pm – che vengano sospesi gli amministratori in carica, con nomina di amministratori giudiziari. In quanto l’organo gestorio ha operato aggravando il dissesto». Parole che pesano come macigni, con gli attuali amministratori definiti «assolutamente inaffidabili».
Cosa succede adesso al Catania? L’attuale consiglio d’amministrazione, salvo colpi di scena, rimarrà al proprio posto. La scadenza è già fissata per il 25 maggio, quando si terrà l’udienza davanti ai giudici del tribunale fallimentare. In quel contesto, i vertici del Catania dovranno giocare a carte scoperte, con una difesa messa nero su bianco per evitare il colpo di grazia definitivo. Nonostante i tempi, relativamente stretti, resta aperta la pista del comitato interessato all’acquisto. Lo stesso sarebbe pronto a costituirsi in società per azioni.
Altri passaggi ancora da chiarire in questa storia sono quelli legati al bluff della società petrolifera statunitense interessata all’acquisto. Una storia smontata da un’inchiesta giornalistica in tandem tra MeridioNews e Unica Sport. Ma chi erano i personaggi che hanno incontrato i legali del Calcio Catania? Uno di loro è l’avvocato Alessandro Lombardo, originario di Catania ma iscritto al foro di Torino. C’è poi un uomo misterioso, che si è presentato con un documento d’identità falso, riconducibile a un esponente del Partito democratico di Grosseto, ignaro della vicenda.
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