Calcio Catania, ingresso negato a MeridioNews  L’ad Cosentino risponde: «Disposizioni societarie»

Chiedere a un giornalista di fare «un passo indietro». «Lei non è nella lista, deve accomodarsi fuori», queste le parole rivolte al giornalista di MeridioNews (CTzen) Marco Di Mauro, al primo appuntamento con la stampa successivo all’incontro tenuto un mese fa dall’amministratore delegato Pablo Cosentino. Disorientato persino l’allenatore Giuseppe Sannino, testimone della scena. Fino ad allora il nome del nostro cronista non era mai mancato nell’elenco della stampa accreditata a seguire gli appuntamenti ufficiali. Cosa è successo? Non una semplice distrazione dell’addetto alla sicurezza. Nel corso dell’incontro indetto dall’amministratore delegato del Catania, il nostro inviato ha esordito con una domanda coerente con il periodo difficile che il club attraversa: «Alla luce dei risultati conseguiti sinora, ha mai pensato di dimettersi?». Questo l’interrogativo rivolto al manager.

Il primo mancato accesso del nostro giovane collaboratore risale a due giorni dopo, giovedì 9 ottobre, in occasione della conferenza stampa con protagonista il difensore Gaston Sauro, ma ha avuto un seguito. Nella stessa settimana il Calcio Catania non ha confermato l’accredito per l’accesso alla tribuna stampa e alla zona interviste valevole per la partita Catania-Bari. Sebbene la redazione di Meridio si fosse subito attivata attraverso i canali istituzionali del club per avviare un confronto, con l’obiettivo di ricevere spiegazioni plausibili. La sola risposta ufficiale che ci è pervenuta recita testualmente: «Disposizioni societarie». Inascoltata anche la successiva richiesta scritta, rivolta a Pablo Cosentino. Il Calcio Catania non ha, inoltre, confermato le successive richieste formali di accredito in previsione delle gare Catania-Vicenza, Catania-Entella e Catania-Varese.

Questo comportamento tenuto dal Calcio Catania, nonostante il ragionevole arco di tempo trascorso, impedisce al nostro giornalista di svolgere il lavoro quotidiano in condizioni paritarie a quelle dei colleghi e mostra il disinteresse del club ad aprire un confronto, che è norma imprescindibile dei rapporti equilibrati in ogni contesto della vita. Dal nostro punto di vista sarebbe sin troppo facile sollevare dure critiche nei confronti della società, proprio in un momento in cui la squadra attraversa un momento tecnico molto delicato. Auguriamo invece al Calcio Catania di venire fuori con slancio da questa fase di risultati altalenanti. Piuttosto, lasciamo ai nostri lettori il compito di farsi un’opinione sulla vicenda che ci coinvolge. Consapevoli che l’Ordine dei giornalisti e le associazioni di categoria sapranno gestire la controversia, manifestando la giusta sensibilità nei confronti del collega e di questa testata. Noi risponderemo al silenzio semplicemente facendo i giornalisti.

Luigi D'Angelo

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