La polizia di Stato e la polizia municipale di Palermo hanno dato esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari – disposta dal gip presso il Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini su richiesta dei pm Maria Rosaria Perricone e Claudia Ferrari, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis – nei confronti del 25enne palermitano Paolo Revetto.
Il giovane risulta gestore dell’agenzia funebre L’Ultima Cena, ed è ritenuto responsabile di due distinti episodi di occultamento del cadavere di altrettante anziane signore, decedute per cause naturali, nonché di altri reati connessi, quali falsificazione di certificati di morte e altro, commessi a Palermo tra marzo e aprile del 2018.
Le indagini, svolte dal commissariato Brancaccio e dal nucleo investigativo della municipale, hanno consentito di accertare che Rovetto, a seguito del decesso di un’anziana donna svizzera che da anni viveva a Palermo, avrebbe nascosto per mesi il cadavere ai familiari, che invece lo avevano richiesto per effettuare la cremazione. In attesa di produrre la falsa documentazione burocratica attestante la morte, il 25enne continuava a occultare il corpo dell’anziana. Fino a quando, dopo la minaccia dei parenti di rivolgersi alla polizia, il cadavere è ricomparso nei vialetti del cimitero di Santa Maria dei Rotoli nei primi giorni di settembre del 2018.
A seguito di tale macabro evento è stata avviata, da parte del commissariato Brancaccio, una specifica attività d’indagine che ha consentito di raccogliere una serie circostanziata di elementi che hanno accertato il modus operandi dall’indagato, il quale aveva provveduto a craere falsi certificati attestanti il decesso della donna per consentire ai parenti, all’oscuro degli illeciti perpetrati da Rovetto, di avviare le previste procedure amministrative e burocratiche in Svizzera, previa certificazione del decesso della donna.
Nel corso delle attività investigative si è profilato un collegamento con altra indagine nel frattempo svolta da personale della municipale di Palermo, concernente l’occultamento del cadavere di un’altra anziana donna, deceduta nell’aprile del 2018. In questo caso Rovetto si sarebbe macchiato di azioni crudeli e ciniche: con la forza avrebbe prelevato direttamente dalla camera mortuaria di un nosocomio cittadino la salma di una paziente poco prima deceduta e, dopo tre giorni nel corso dei quali aveva occultato il cadavere in un luogo sconosciuto, l’avrebbe trasportata fin dentro il cimitero dei Rotoli senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni alla sepoltura e producendo false autorizzazioni al trasporto della salma e al seppellimento.
In quest’ultima fase sarebbero state compiute violenze e minacce nei confronti di un funzionario dei servizi cimiteriali del Comune di Palermo. Così come disposto dall’autorità giudiziaria, l’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
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