Un nuovo scandalo si abbatte sulla Formazione professionale siciliana. O, meglio, lo scandalo è sempre lo stesso: un discutibile utilizzo di fondi pubblici una eccessiva presenza di politici nel settore che somiglia sempre più a un sistema affaristico e opaco.
La pentola è ormai scoperchiata e diverse Procure stanno indagando da Palermo a Catania e Messina. E proprio dalla città dello Stretto stamattina arriva la notizia di una nuova ondata di avvisi di garanzia.
Come anticipa la Gazzetta del Sud ci sono 11 indagati per peculato e truffa, relativamente alle somme stanziate da Palermo tra il 2007 e il 2013. Tra i destinatari del provvedimento dei magistrati anche Francantonio Genovese, pezzo da 90 del Pd , e il cognato Franco Rinaldi, deputato regionale, tra i maggiori azionisti nel settore della Formazione professionale.
Per i due la Formazione è sempre stata un ‘affare di famiglia’. Non a a caso tra gli indagati ci sono anche le sorelle Chiara e Giovanna Schirò, mogli di Genovese e Rinaldi, Rosalia Genovese, sorella di Francantonio e il nipote Marco Lampuri, e ancora Nicola Bartolone, Graziella Feliciotto, Salvatore Natoli, Roberto Giunta e Concetta Cannavò. I reati ipotizzati nei loro confronti si riferiscono a incarichi ricoperti in vari enti formativi finanziati e delle strane cessioni di rami d’azienda intercorse tra alcuni degli enti.
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