Buoni spesa, Comune chiede la lista di chi non li ha avuti Assessore: «Non li abbiamo trovati agli indirizzi indicati»

A una settimana dall’occupazione della sede dei Servizi sociali del Comune di Catania, una delegazione di famiglie e alcuni degli attivisti del comitato Reddito-casa-lavoro che li affiancano hanno incontrato l’assessore al ramo Giuseppe Lombardo per discutere di buoni spesa, sussidi per l’affitto e, più in generale, anche dell’emergenza abitativa in città. In attesa della fine dell’incontro, in via Dusmet si è tenuto un presidio di protesta. «Abbiamo reiterato le richieste già fatte per i nuclei che si trovano in difficoltà», spiega a MeridioNews Lara Torrisi del comitato. «Non è il Comune che fa le regole del gioco», risponde l’assessore a MeridioNews.

Sussidi che avrebbero dovuto garantire un minimo sostegno nel periodo di difficoltà legata alla pandemia da Covid-19 e che, in molti casi, devono ancora arrivare. «Per i buoni spesa comunali ci sono stati problemi con la card – sottolinea Torrisi – tanto che almeno un centinaio delle famiglie che si sono rivolte a noi non le hanno ancora ricevute». Adesso, dal Comune è arrivata la richiesta di una lista di queste persone da consegnare entro venerdì. «Una quarantina degli assegnatari – spiega Lombardo – non li abbiamo rintracciati negli indirizzi che avevano indicato nella domanda». Una questione probabilmente dovuta alla non corrispondenza tra domicilio e residenza

L’avviso per il bonus regionale, invece, verrà pubblicato «entro la prossima settimana». La garanzia sui tempi arriva dall’assessore Lombardo. Dal comitato, intanto, sono state sollevate alcune criticità legate al bando della Regione: «Tra i requisiti – dice Torrisi – è esplicitato che non può accedere chi usufruisce già di altre forme di sostegno (reddito di cittadinanza, cassa integrazione, Naspi) che però, in molti casi, si sostanziano solo cifre minime che vanno dai 150-200 euro». La segnalazione del comitato è stata accolta dall’assessorato. «In realtà, chi prende già un sussidio – precisa Lombardo – non è escluso ma messo in coda, perché la priorità viene data a chi è in condizione di povertà assoluta». L’impegno dell’assessore adesso è quello di inviare alla Regione una «proposta di modifica alla Regione ma anche in base alle istanze che raccoglieremo».

Marta Silvestre

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