Ieri a sala d’Ercole, se ne sono viste di tutti i colori. Avrebbe dovuto essere una giornata decisiva per le sorti del Governo regionale retto da Raffaele Lombardo. Invece, paradossalmente, il Governo è uscito rafforzato. Forte, soprattutto, di un’alleanza, sempre più salda, tra l’Mpa di Lombardo e il Pd siciliano. Un accordo all’insegna dei grandi affari.
Se n’è accorto perfino il leader dell’Udc siciliana, Giampiero D’Alia. Il quale ha dovuto prendere atto che all’Ars è andata in scena l’ennesima puntata di un gioco delle parti tra forze politiche che, a parole, dicono una cosa e poi fanno l’esatto contrario.
Ieri sera abbiamo definito l’Udc siciliana “eterna “amante tradita”. A confermare la veridicità della nostra nostra definizione è un comunicato dello stesso D’Alia.
“Prendiamo atto – scrive D’Alia – della decisione del presidente dell’Assemblea regionale, Francesco Cascio, di non mettere in discussione le mozioni di sfiducia al Governatore Lombardo. Non ci meravigliamo di questo gesto che non va derubricato a mera cialtroneria politica e istituzionale”.
“Si tratta di un atto politico frutto di quella maggioranza trasversale che in questi anni ha prosciugato le casse della Regione Sicilia provocandone il dissesto finanziario. Non ci meravigliamo neppure – aggiunge D’Alia – del tacito assenso dato dal Pdl, partito in crisi e allo sbando in Sicilia come nel resto del Paese”.
“Ci amareggia invece e ci sorprende – prosegue D’Alia – la mancanza di serietà e di affidabilità del segretario regionale del Pd (Giuseppe Lupo ndr) e del capogruppo all’Ars (Antonello Cracolici ndr) che con noi hanno sottoscritto la mozione di sfiducia. Noi continuiamo il dialogo con il Pd e con tutte le forze responsabili che hanno a cuore il bene della Sicilia, ma il Pd deve chiarire, una volta per tutte, se è al governo con Lombardo o e all’opposizione di Lombardo, visto che alcuni suoi autorevolissimi esponenti, Lumia, Cracolici, Crocetta e Venturi, continuano a gozzovigliare con l’attuale governo regionale condividendone nomine e prebende”.
Senatore D’Alia, la sua analisi è parzialmente corretta, ma i rimedi che adotta ci lasciano basiti. Lei invita il Pd siciliano a chiarire, “una volta per tutte, se è al Governo con Lombardo o all’opposizione di Lombardo”. E’ evidente, Senatore D’Alia, che lei è l’unico politico siciliano a non aver capito che il Pd siciliano non è mai stato contro l Governo Lombardo.
Ma lei pensa veramente che il partito di Cracolici e Lumia – due esponenti politici che sono i garanti di grandi operazioni che coinvolgono la Lega nazionale delle cooperative – metta da parte gli affari per la moralità della politica?
Nelle sua parole, Senatore D’Alia, non possiamo non cogliere una contraddizione: lei, da un lato, prende atto che Lumia, Cracolici, Rosario Crocetta (il ‘rivoluzionario’ candidato alla presidenza della Regione siciliana…) e l’assessore Marco Venturi (in pratica, l’uomo di Confindustria Sicilia nel Governo Lombardo) “continuano a gozzovigliare con l’attuale Governo regionale, condividendone nomine e prebende”; poi, però, dice di voler continuare il “dialogo con il Pd e con tutte le forze che hanno a cuore il bene della Sicilia”.
Senatore D’Alia, le uniche cose che hanno a cuore gli esponenti del Pd siciliano di Cracolici e Lumia sono gli affari. Per esempio, la mega speculazione lungo le coste siciliane alla quale la giunta Lombardo non ha ancora detto “no”. Una megaspeculazione sul territorio dove ritroviamo insieme i sepolcri imbiancati di Confindustria e la Lega nazionale delle cooperative (gruppo che, non a caso, ritroviamo anche in quello scempio che si chiama rigassificatore di Porto Empedocle, dove, se non ricordiamo male, l’Udc siciliana c’è dentro fino al collo).
Senatore D’Alia, dia retta a noi: il suo partito non è tutto da buttare. Lasci perdere il Pd, tanto in questo partito il segretario regionale, Giuseppe Lupo, è – per l’appunto – segretario regionale di nome ma non di fatto. Rinneghi quella schifezza del rigassificatore di Porto Empedocle e metta in condizione il suo partito di continuare la seria azione di opposizione sviluppata, ad esempio, sulla sanità finto-trasparente di Massimo Russo, sulla Siremar e sulle altre ‘operazioni truffalde’ del Governo Lombardo.
Lasci perdere il Pd siciliano, Partito dove a prevalere sono i grandi affari (e forse altro).
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