LA VICENDA NON E’ NUOVA. GIA’ UN ANNO FA UN ALTRO DIRIGENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO AVEVA SOLLEVATO LA QUESTIONE. CHIAMANDO IN CAUSA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CROCETTA E TRE ASSESSORI REGIONALI
Finalmente c’è un dirigente del PD siciliano che ha il coraggio di prendere il toro per le corna, denunciando a chiare lettere un fatto incredibile per un Partito che si dice di sinistra: e cioè la presenza di dirigenti del Partito Democratico che, pur ricoprendo cariche istituzionali, anche importanti, non versano le quote allo stesso Partito.
Chiederò al tesoriere del Partito – dice Bruno Marziano, parlamentare di Sala d’Ercole del PD, eletto nel collegio di Siracusa e presidente della Commissione Attività produttive dell’Ars – di procedere alla pubblicazione, in tutti i siti ufficiali, dellelenco dei nomi dei parlamentari nazionali, regionali, degli assessori regionali, dei sindaci, degli assessori comunali e di quanti ne abbiano titolo e dovere, che non hanno versato al Partito le quote dovute e che continuo a non farlo.
La grave crisi finanziaria che investe il Partito stesso – continua Marziano – ci impone trasparenza non solo per garantire le retribuzioni dei nostri dipendenti, ma per il rispetto di un articolo del nostro statuto che è alla base della sua autonomia finanziaria. Dopo aver appurato chi e quanti violano la norma, chiederò al Presidente della commissione regionale di garanzia di adottare tutti i provvedimenti sanzionatori che lo statuto prevede nei confronti dei colleghi evasori, a partire dallimpedirne la partecipazione alle riunioni di Partito per finire alla incandidabilità a tutti i livelli”.
“Su questa vicenda – conclude il parlamentare regionale – si gioca il profilo etico e morale del partito democratico stesso.
La vicenda non è nuova. Già lo scorso un altro dirigente del PD siciliano, Tonino Russo, aveva sollevato la questione. Tirando in ballo il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e tre assessori della sua Giunta – tutti del PD – che non pagavano le quote al Partito. Erano, nell’ordine, l’ormai ex assessore all’Economia, Luca Bianchi, l’allora assessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, e l’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra.
Fuori veniva tenuta l’allora assessore ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, oggi assessore al Territorio e Ambiente, perché considerata del Megafono (oggi la Sgarlata è rientrata nel PD).
Questi signori hanno pagato le quote? Non si sa. Anche perché, a un certo punto, Tonino Russo non è andato fino in fondo. Però sarebbe interessante sapere se questi quattro personaggi hanno pagato le quote, secondo quanto previsto dallo statuto del Partito.
L’unica cosa certa è che, in questi giorni il PD regionale – sede di Palermo – ha avviato i licenziamenti di una decina di dipendenti. Giustificandosi col fatto che sarebbe venuto meno il finanziamento pubblico ai Partiti.
Una tesi poco convincente, per un Partito che conta in Sicilia un nutrito drappello di parlamentari nazionali e regionali e che amministra almeno la metà dei Comuni della nostra Isola. Che tutti questi signori non riescano a trovare i soldi per pagare le quote, secondo quanto prevede lo statuto del Partito è piuttosto difficile.
La speranza è che l’onorevole Marziano vada fino in fondo.
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