Brucia Sicilia, brucia, brucia, brucia…

DANNI AL PATRIMONIO BOSCHIVO E RISCHIO CONCRETO PER GLI ABITANTI NELLE PROVINCE DI PALERMO, CALTANISSETTA ED ENNA (DOVE, PER INCISO, LE ASP SI SONO RIFIUTATE DI VISITARE I LAVORATORI DELLA FORESTALE). LA PROTESTA DEI FORESTALI ENNESI, IN 1180 ASPETTANO IL LAVORO. LE TESTIMONIANZE DI FRICANO E ARENA DI UGL

La Sicilia continua a bruciare, ma di avviare forestali il Governo regionale non ne ha le capacità. È una folle condizione in cui versa il settore che ha solamente un responsabile: il Governo regionale. Erano prevedibili gli incendi ed era immaginabile il rischio per case di abitazione e esercizi commerciali. Purtroppo è quello che è successo. Una Regione che si mostra incapace di organizzare il lavoro con indubbi risultati devastanti per l’ambiente siciliano.

Facciamo il punto su alcuni incendi.

Nel territorio di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, sono stati fatti da stamattina più di cento lanci del Canadair. È da ieri pomeriggio che c’è un fronte di fuoco vasto e con un’apertura di almeno mille metri su Altavilla al cui spegnimento sono in attività mezzi e uomini dell’associazione Onvgi protezione civile locale, guidati da Giovan Battista Fricano, responsabile locali dei volontari e segretario provinciale di Ugl Agricoli, forestali e pesca.

“Mentre l’amministrazione Crocetta sta a guardare – dichiara Fricano – le associazione dei volontari si adoperano in sostituzione dei forestali mai avviati quest’anno al lavoro. Abbiamo salvato diverse villette abitate – aggiunge – con l’aiuto fondamentale dei Vigili del Fuoco supportati dalle associazioni di volontariato”.

“La situazione è in continua evoluzione e l’attenzione è alta – aggiunge Fricano – nella tarda mattinata di ieri siamo riusciti a domare un vasto incendio a Sud-Ovest dell’abitato di Altavilla Milicia a ridosso del paese in contrada Costagrande e Serra Molinazzo”.

A completamento dell’informazione, Fricano, chiarisce al nostro giornale che alle operazioni di spegnimento si sono aggiunti i Vigili del Fuoco di Termini Imerese, nonché le autobotti provenienti da Enna e Caltanissetta dei pompieri.

“Vista l’assenza degli operai dell’antincendio boschivo – conclude Fricano – stanno collaborando anche altre associazioni di volontariato provenienti dai Comuni vicini e, segnatamente, da Lascari e Termini Imerese; il vasto incendio che dalle prime ore di stamane impegna diverse squadre allo spegnimento ha interessato anche civili abitazioni, nonché un ampio tratto del demanio regionale della località San Michele del territorio di Altavilla Milicia.

Ad Enna da stamattina è in corso un sit-in dei lavoratori forestali e delle organizzazioni sindacali davanti la sede dell’Ispettorato dell’Azienda Forestale di Enna per chiedere a gran voce il mantenimento dell’impegno assunto dal dottore Nunzio Caruso, dirigente provinciale dell’Azienda Foreste demaniali, di avviare, a partire da domani, il servizio antincendio boschivo. La protesta è scoppiata perché di avviare al lavoro i forestali non se ne parla.

Che cos’è successo? Problemi su problemi. Qualcosa non va, per esempio, nelle assegnazioni delle postazioni di lavoro, vi sarebbero pressioni da qualche ambiente sindacale. E poi la vicenda sanitaria che ha del paradossale.

Si continuano a registrare ritardi nelle visite mediche e ciò è dovuto al fatto che ancora non si è neanche provveduto ad affidare l’appalto ai medici privati. Ad Enna infatti si registra il caso in cui l’Asp si è rifiutata di effettuare le visite a 680 forestali dell’antincendio ed altri circa 500 della manutenzione tra centocinquantunisti e centunisti.

Un paradosso tutto siciliano, quello ennese. Succede che in un primo momento il servizio pubblico sanitario dice di no all’Azienda provocando l’allungamento dei tempi dell’avvio dei lavoratori e costringendo l’Azienda ad appaltare a medici privati il servizio medico. Poi una mattina si svegliano i dirigenti dell’Asp e decidono di fornire la disponibilità, ma a cose già fatte.

Morale della favola? Con tutto questo ‘casino’ i fatti stanno così: i lavoratori sono stati avviati dal Centro per l’impiego da dieci giorni,ma continuano a sostare attualmente davanti l’Ispettorato dell’Azienda Forestale di Enna gridando il diritto al lavoro.

Nel frattempo gli incendi distruggono anche ad Enna il patrimonio boschivo. Qualcuno pagherà per questa pessima gestione dell’Amministrazione pubblica?

Difatti, tra i Comuni di Troina e Nicosia un incendio sta interessando un vasto territorio. Gli animi sono agitati tra i forestali e tutto non fa sperare per il meglio.

“Registriamo su Enna una scarsissima collaborazione tra i dirigenti provinciali dell’Azienda foreste demaniali, il dottore Nunzio Caruso ed il dirigente dell’Ispettorato del Corpo forestale, il dottor Antonio Diavattene -riferisce Franco Arena, segretario regionale Ugl agricoli, forestali e pesca – che ha comportato i ritardi nell’avvio del servizio antincendio boschivo. Tutto causato dall’applicazione dell’articolo 12 della legge regionale n.5 del 28 gennaio 2014”.

A Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, sono andati in fumo 500 ettari di bosco. Ci sono voluti più di due giorni per venire a capo dell’incendio, spento grazie all’uso di Canadair ed elicotteri. Ovviamente dei forestali del servizio antincendio boschivo nessuna notizia.

Anzi, dopo una serie di traversie i lavoratori oggi sono stati avviati dalla locale sede dell’Azienda foreste demaniali senza i mezzi necessari per svolgere il lavoro. Anche in questa parte della Sicilia ci sono problemi di coordinamento tra Azienda e Corpo forestale, che ha in dotazione i mezzi necessari allo spegnimento. Così come anche a Caltanissetta si sono registrati ritardi nelle visite mediche, assegnate a medici privati dopo il rifiuto dell’Asp. I lavoratori per sottoporsi alle visite mediche hanno dovuto attendere l’arrivo del medico dalla provincia di Messina. Boh!

Ci chiediamo: era così difficile organizzare il lavoro? Le assicurazioni del Governo regionale a cosa sono servite? A nulla! La convenzione regionale tra il Corpo forestale, guidato dall’assessore al Territorio ed Ambiente, Mariarita Sgarlata,e l’Azienda Foreste Demaniali, in capo all’assessore regionale alla risorse agricole, Paolo Ezechia Reale, per l’utilizzo del bacino dei forestali del servizio antincendio si è rivelata, per quanto sta accadendo su base provinciale e distrettuale, un fallimento. Così come fallimentare si è rivelata l’azione di raccordo tra i componenti della giunta Crocetta: incapaci di dialogare o cosa?

I ritardi nelle visite mediche e il rifiuto dell’Asp di Enna, per esempio, la dice lunga sulle enormi difficoltà operative tra l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, ed il collega alle foreste.

Insomma, un gran ‘casino’…

Giuseppe Messina

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