Un malore, finto, per giustificare l’evasione dagli arresti domiciliari. Così è finito in manette Biagio Catania, 35enne di Bronte. L’uomo si trovava costretto alla detenzione nella sua abitazione dopo essere stato condannato a sei anni per tentato omicidio. Fatto, quest’ultimo, avvenuto all’inizio del mese di gennaio, quando Catania aveva accoltellato un suo concittadino, costringendole ad alcuni giorni di prognosi riservata.
La segnalazione dell’evasione alla centrale operativa del comando provinciale è arrivata grazie al braccialetto elettronico. Così i militari hanno rintracciato l’uomo nei pressi dell’ospedale Castiglione-Prestianni. Luogo in cui, secondo la sua versione, si stava recando a causa di un malore. Circostanza che però è stata smentita dopo una visita medica che ha permesso di costatare il perfetto stato di salute. Catania, arrestato in flagranza, è stato ricollocato ai domiciliari.
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