Borsellino, rischio primarie inquinate

“Oggi, Bersani, Vendola e Di Pietro hanno indicato chiaramente che bisogna lavorare per l’unità del centrosinistra. Fin dal giorno in cui mi sono candidata, ho indicato nella costruzione di un fronte democratico l’unica, concreta e credibile alternativa per questa città e mi sono opposta con forza a qualsiasi apertura agli autori e ai complici del massacro di Palermo. Io continuo ad andare avanti su questa strada, a maggior ragione dopo avere visto l’emergere di ambiguità e contraddizioni che finalmente sono sotto gli occhi di tutti”.
Lo ha detto Rita Borsellino a conclusione di una giornata quanto mai convulsa per il centrosinistra siciliano. Giornata in cui è circolata con insistenza l’ipotesi secondo cui le primarie del Pd, previste per il 26 febbraio, potrebbero non essere celebrate dopo l’ultimo colpo di scena. Ovvero, il cambio di direzione di Fabrizio Ferrandelli che adesso si dice pronto a un sodalizio con l’ala del Pd che fa capo al duo Cracolici-Lumia, tra i maggiori sponsor del governo regionale e dell’asse con Mpa e Fli (spesso oggetto di strali del Ferrandelli old version). Una scelta che, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, metterebbe a rischio la genuinità delle primarie.
Argomento su cui si sofferma la Borsellino nel comunicato di stasera:
“L’ampia convergenza di cui sento parlare da tempo e che ha folgorato di recente Fabrizio Ferrandelli non ha nulla di “civico”, ma rappresenta l’adesione a un progetto politico ben preciso, che apre le porte agli autori e ai complici del massacro di Palermo. Ebbene, io ribadisco che sto da un’altra parte, che non è il recinto ideologico del centrosinistra, ma quello etico e culturale di un popolo che vuole cambiare per davvero”.
“Sulle primarie – conclude – dico solo che queste sono tali se rappresentano uno strumento di democrazia. Uno strumento che va difeso con forza contro ogni tentativo di inquinamento e strumentalizzazione. Eventualità cui purtroppo gli ultimi eventi aprono decisamente la porta”.

Dal canto suo Ferrandelli insiste: “Non sono il candidato del Terzo polo che credo sarà presente con un proprio candidato alle competizioni, e nemmeno il candidato di un’area, ma rappresento tutti coloro che si riconoscono nel mio programma e nella mia carta etica all’interno delle primarie”. E ancora: “Ieri, stranamente, è arrivata la comunicazione della posticipazione del termine ultimo per la consegna delle firme a sostegno delle candidature alle primarie del 26 febbraio. Oggi, avendo già raggiunto il numero necessario, mi sono recato all’ufficio del comitato organizzativo, ma non ho potuto consegnare il plico. Sono preoccupato per il clima che si sta creando attorno alle primarie”.

Redazione

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