Una decina di siringhe abbandonate tra bottiglie, rifiuti e foglie secche all’interno del Parco Robinson di Borgo Nuovo, a Palermo. Solo alcune di queste presentavano l’ago coperto dal tappo di sicurezza, mentre la maggior parte non avevano alcuna protezione. A fare la scoperta i volontari della Rete Palermo Pulita che raggruppa diverse associazioni cittadine impegnate nella riconquista del decoro del territorio e a rivivere gli spazi pubblici tutti assieme. Quella di ieri è stata l’ultima tappa di un percorso iniziato a maggio: dopo la pulizia delle spiagge, poi è stata la volta dei giardini. Dopo quello del Cep e del Giardino della Memoria di Capaci, ieri i volontari si sono dati appuntamento nella villetta.
Armati di scope, guanti e sacchi, in cinquanta hanno raccolto i rifiuti che invadevano le aiuole e sentieri della villetta: non solo cartacce e bottiglie di vetro e plastica, ma anche rifiuti ingombranti come tavoli e pezzi di legno e persino una mini discarica abusiva con diversi sacchetti di rifiuti accatastati in un angolo. Tra gli aghi di pino, però, i volontari hanno scoperto anche numerose siringhe, come testimonia Marco D’Amico, il presidente di Palermo Retake, una delle associazioni che ieri ha preso parte ai lavori di pulizia.
«Pur essendo chiusa da un cancello – racconta Marco – la notte la villetta diventa terra di nessuno e chiunque riesce ad entrare scavalcando facilmente i muretti bassi. I passanti ci raccontavano che dentro avviene lo spaccio e le persone si drogano. E i segni evidenti c’erano, abbiamo trovato le siringhe, alcune addirittura con l’ago inserito e senza protezioni. Purtroppo non abbiamo potuto spostarle perché non siamo autorizzati in quanto si tratta di rifiuti speciali. Abbiamo subito avvertito la Rap assicurandoci che le avrebbero tolte al più presto, così come i sacchi di spazzatura che abbiamo raccolto e ammucchiato in un angolo. Per sicurezza, abbiamo segnalato le siringhe con dei fogli di carta in modo da renderle subito visibili».
Al termine dei lavori di pulizia, lontani dai pericoli, i volontari delle associazioni hanno coinvolto alcuni bambini impegnando in giochi di riciclo educandoli così al rispetto dell’ambiente. «Come Rete Palermo Pulita organizziamo eventi dalla primavera all’autunno – aggiunge -. È prevista una manifestazione a breve con una mostra delle foto scattate in questi mesi nei luoghi dove siamo intervenuti mostrando così il prima e dopo. Durante l’anno – conclude – le singole associazioni riprenderanno le proprie attività e come Palermo Retake non ci fermeremo».
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