Hanno rimosso il blocco dei binari della stazione di Fiumetorto, i circa duecento operai della Blutec, da marzo senza cassa integrazione. La protesta è scattata dopo l’emissione del decreto del ministero del Lavoro che rinnova la cassa integrazione per due mesi a circa 650 tute blu ex Fiat che ancora non sono rientrate in fabbrica. La misura copre le mensilità di aprile e maggio. «Per la prima volta – dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone – il decreto prevede che ad anticipare la cassa integrazione deve essere Blutec e non l’Inps, ma l’azienda del gruppo Metec Stola, che ha riaperto lo stabilimento due mesi fa, dice che non può pagare la cassa integrazione. Non è mai stato fatto un decreto del genere».
Blutec ha ottenuto un finanziamento di 71 milioni di euro per far partire il progetto della costruzione di componenti per auto; ma queste risorse sarebbero vincolate all’implementazione del progetto per il rilancio del polo industriale. «Quando lo stabilimento era chiuso – aggiunge Mastrosimone – si rinnovava con una facilità estrema la cig oggi invece ci sono solo problemi. E questo non solo è imbarazzante ma paradossale».
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