Si profila lo sblocco degli ammortizzatori sociali per gli operai della Blutec di Termini Imerese. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, è giunto oggi pomeriggio nel Palermitano, per prendere parte al tavolo tecnico sulla vertenza Blutec. All’incontro hanno partecipato anche anche il presidente della Regione Nello Musumeci, l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano, i sindacati, l’assessore al Lavoro del Comune di Palermo Giovanna Marano e una decina di sindaci del comprensorio.
Oltre allo sblocco della cassa integrazione tra i nodi ancora da sciogliere c’è il progetto di rilancio dello stabilimento, mai decollato, per i circa mille operai tra ex Fiat e lavoratori dell’indotto. All’esterno del palazzo, un gruppetto di tute blu hanno il ministro al grido di «lavoro, lavoro, lavoro». Il vicepremier, prima di entrare, si è fermato alcuni istanti per parlare con loro. Con lui anche il vicepresidente del M5s all’Ars Giancarlo Cancelleri e il deputato pentastellato Luigi Sunseri.
«I lavoratori aspettano di essere riassunti nello stabilimento ex Fiat, oggi Blutec – ha detto Di Maio -. E allo stesso tempo hanno il diritto di ricevere degli ammortizzatori sociali. Quando abbiamo iniziato ad affrontare questa vertenza, ci siamo resi conto che la legge non consentiva al ministro di erogarli. Così lunedì la modificheremo con un emendamento che verrà presentato al decreto che contiene il reddito di cittadinanza e quota 100». Il vicepremier lo ha detto al termine dell’incontro, durato poco più di un’ora, che e si è concluso con la lettura di un documento finale. «Un emendamento che entrerà nelle leggi dello Stato entro i prossimi 15 giorni – ha aggiunto il vice premier – come ministro erogherò direttamente ai lavoratori gli ammortizzatori dei due mesi che non hanno avuto e fino a giugno».
E sul piano di rilancio il ministro ha precisato: «Questo è un territorio che sta vivendo lo scotto di una trasformazione del mondo del lavoro che ha visto sacrificare Termini da parte della Fiat. E un’azienda che si chiama Blutec ha preso degli impegni con lo Stato e con il territorio, e li deve rispettare». Il 5 marzo ci sarà un tavolo al Mise, ha annunciato ancora il titolare del Lavoro «e dal giorno dopo ci dobbiamo mettere in testa che Blutec deve rispettare gli impegni – ha ribadito – E allo Stesso tempo Fca deve fare la sua parte. È vero che ha deciso di andare via da questo territorio annunciandolo nel 2009, ma si è anche impegnata a garantire la transizione attraverso un’azienda che è stata fornitrice di Fiat per tanti anni».
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