Stamane all’alba è scattata un’operazione dei Carabinieri del Comando provinciale e della Guardia di finanza di Torino contro le cosche locali di ‘ndrangheta di Volpiano e San Giusto Canavese. I militari hanno notificato a Torino, Reggio Calabria, Milano e Catania 70 misure di custodia cautelare per associazione mafiosa e traffico internazionale di droga. In sei sono anche accusati di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Sequestrati beni, conti correnti e quote societarie. I provvedimenti sono stati emessi dal gip su richiesta della Dda. Nell’operazione sono stati impegnati ben 400 militari.
I catanesi arrestati nell’ambito dell’operazione “Cerbero” sono: Alfio Giuseppe Maggiore, Orazio Valentino Maggiore, Roberto Ferlito e Antonio Roberto Ferlito. In particolare, l’indagine dell’Arma dei CC è stata avviata nel 2016 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino congiuntamente alla Compagnia di Chivasso ed ha consentito di: ricostruire l’organigramma delle suddette locali di ‘ndrangheta, facenti capo rispettivamente alle famiglie Agresta ed Assisi, operanti nella provincia di Torino, con interessi in tutto il territorio nazionale ed all’estero (Spagna e Brasile); tracciare i canali di approvvigionamento degli stupefacenti (hashish importato tramite la tradizionale rotta spagnola e cocaina attraverso i porti del nord Europa); individuare i componenti di due distinte organizzazioni dedite al traffico e smercio delle sostanze illegali, operanti entrambe sotto l’egida della ‘ndrangheta, delle quali una in Volpiano e l’altra nella zona nord della città di Torino, con quartier generale in Barriera Milano; catturare nel corso delle investigazioni 3 latitanti (padre e due figli), dei quali Assisi Pasquale Michael catturato in Torino il 3 maggio 2017 in un appartamento con attico nel centro cittadino, mentre Assisi Nicola ed Assisi Patrick, inseriti nell’elenco dei latitanti “pericolosi” (ex lista 100) localizzati in appartamenti di lusso in San Paolo del Brasile l’8 luglio 2019; sequestrare complessivi 72,5 kg di hashish, 3,7 kg di marijuana e 6 kg di cocaina, nonché documentate fittizie intestazioni di beni mobili, immobili e quote societarie, oggi sottoposte a sequestro.
Le investigazioni svolte dai militari della Guardia di Finanza di Torino (60 i finanzieri impiegati dall’alba) sono state invece principalmente orientate all’individuazione di condotte dissimulatorie della reale disponibilità di beni compiute da taluni degli indagati ed hanno portato all’individuazione di ulteriori n. 6 soggetti, dei quali 2 riconducibili alla locale di Volpiano, 3 aventi ruolo di “prestanome” ed 1 esercente la professione di commercialista “colletto bianco”.
(Fonte: nota stampa Procura della Repubblica di Torino)
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