Biomedical Clinic, terapia innovativa per l’ernia del disco Il riconoscimento è arrivato da una nota rivista scientifica

L’autorevole rivista scientifica Ozone Therapy ha recentemente pubblicato i risultati di un trattamento messo a punto da Biomedical Clinic, il centro d’eccellenza palermitano specializzato nella cura dell’ernia del disco. L’innovativa terapia sviluppata da un team di ricerca multidisciplinare, coordinato dal dottore Riccardo Buscemi, accelera il naturale processo di rigenerazione del disco intervertebrale, eliminando il dolore e risolvendo le cause che hanno provocato l’ernia del disco senza ricorrere alla chirurgia.

Il team tutto siciliano formato da chirurghi, anestesisti, ortopedici, terapisti del dolore e fisiatri altamente specializzati unisce diversi approcci terapeutici come l’ozono terapia, la radiofrequenza, la medicina rigenerativa e il riequilibrio della biomeccanica vertebrale per costruire un percorso terapeutico personalizzato che permette di tornare alle attività quotidiane già dopo le prime sedute.

L’applicazione del Protocollo di Rigenerazione Discale riduce al minimo la necessità di un intervento di chirurgia lombare estremo, come l’artrodesi, da praticare secondo la Società Italiana di Chirurgia Vertebrale (SICV) solo quando falliscono tutte le altre cure come ozono terapia, fisioterapia e radiofrequenza, procedure mini invasive che possono notevolmente alleviare il dolore ed evitare al paziente il rischio di un intervento chirurgico altamente invasivo in cui le vertebre del tratto lombare vengono inchiodate con viti e placche.

I risultati della ricerca pubblicata dalla rivista scientifica confermano come l’innovativo Protocollo di Rigenerazione Discale, grazie al suo approccio sistemico e multidisciplinare, sia in grado di eliminare il dolore e risolvere le cause che hanno provocato l’ernia del disco, prevenendone anche il ritorno e come questa terapia sia la più avanzata soluzione medica, non chirurgica e non invasiva per la cura dell’ernia del disco.

Dallo studio, effettuato su un campione di uomini e donne tra i 20 e i 70 anni, è infatti emerso che per l’87 per cento dei pazienti il dolore si è notevolmente ridotto fino quasi a scomparire, Per l’80 per cento dei pazienti dopo il trattamento il livello di disabilità percepita è quasi nullo. Più dell’ 80 per cento dei pazienti definisce il livello di benessere generale dopo il trattamento come eccellente, registrando che non è più presente nessun dolore e nessuna restrizione alla mobilità e che è stato possibile un ritorno al lavoro normale e al livello di attività standard.

Andrea Turco

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