«Il Governo Renzi sembra avere come obiettivo la distruzione dei corpi intermedi, se il corpo intermedio è un sindacato allora deve esser distrutto, se è Confindustria corpo intermedio va distrutto, se è un partito lo stesso, pure il Comune». Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commentando il bilancio comunale, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo nel dettaglio, approvato l’altro ieri notte.
Le parole di Orlando sono un chiaro riferimento ai pesanti tagli nei trasferimenti delle risorse statali. Che, aggiunti a quelli regionali, per il capoluogo siciliano, ammontano a cento milioni di euro in meno per le casse di Palazzo delle Aquile.
A pagare, ovviamente, saranno i cittadini, nel senso che sono proprio i palermitani a sostituire, con uno spaventoso aumento delle tasse locali, i soldi che Stato e regione hanno tagliato al Comune di Palermo.
Una situazione di cui è consapevole Orlando, che, per il 2015, promette un alleggerimento delle imposte:
«Il prossimo anno ridurremo la pressione fiscale, l’aumento che c’e’ stato, è la conseguenza del fatto che il governo nazionale ha tagliato risorse».
Nel dettaglio, il Sindaco sostiene che «Palermo è una tra le prime città siciliane a riuscire ad approvare lo schema del bilancio di previsione in un momento in cui le risorse finanziarie, sia da parte del governo nazionale che da quello regionale, vengono notevolmente ridotte per motivi di contenimento della spesa pubblica. Il quadro finanziario in cui si muove il nuovo bilancio è infatti, come annunciato, in linea con gli anni precedenti, registrandosi anche per il 2014 una drastica riduzione dei trasferimenti statali (- 9%) e regionali (-27%)».
Ciò che conta, per il Primo Cittadino del capoluogo siciliano è che «il comune di Palermo è fuori dal tunnel del dissesto, dopo due anni di impegno è l’unica città al Sud con il bilancio a posto. E’ cominciata adesso la seconda fase. Le spese per il personale sono scese dal 64% al 44% compresi i dipendenti delle partecipate. – ha aggiunto – Tranne Gesip tutte le società a partecipazione comunale sono in pareggio o in utile di esercizio».
Tra le novità più rilevanti annunciate da Orlando, ci sono i concorsi: «Con questa manovra di bilancio la svolta vera è che l’amministrazione farà concorsi pubblici per assumere dirigenti tecnici, che sono quelli che mancano, e per reclutare personale per le scuole dell’infanzia».
Riferendosi ancora alla Gesip, il Sindaco ha affermato che «sono stati previsti circa 30 milioni di euro e mantenuto l’impegno di collocare a tempo indeterminato 950 lavoratori. Il governo Renzi ha abolito la cassa integrazione in deroga,- ha aggiunto – noi siamo impegnati a rendere ai lavoratori lo stesso trattamento ai lavoratori e ai cittadini i servizi. C’e’ aperto un tavolo a livello ministeriale».
Un passaggio anche sul Coime. Orlando si è soffermato sulla notizia che vi abbiamo anticipato qualche giorno fa, e cioè che il Governo nazionale ha confermato lo stanziamento di risorse per i mille dipendenti comunali ex dl 24 (il Coime, appunto) e per gli Lsu di Napoli:
«Il governo nazionale nella proposta di legge di stabilità, a proposito degli interventi indicati in una norma a garanzia dei lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo, ha riconfermato lo stanziamento di 100 milioni di euro, su questo ho avuto rassicurazioni dal presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia».
Almeno questo…
Ironico il commento del Sindaco sulle risorse destinate alla Cultura:«Dalla Regione abbiamo avuto trasferimenti per 125 mila euro. E poi dicono che promuovono la Cultura…In bilancio abbiamo destinato 10 milioni 644 mila euro di fondi comunali su un totale di 10 milioni 769 mila»
Per l’assessore comunale al Bilancio Luciano Abbonato, il Comune ormai è «l’unico baluardo sociale sul territorio. Alla fine di questo mandato il nostro obiettivo è restituire agli abitanti una città normale. Intanto, per la cultura, la pubblica istruzione e le attività sociali gli stanziamenti sono aumentati».
Per l’anno in corso nel bilancio di previsione il Comune ha destinato 33,9 mln per la pubblica istruzione (27,7 mln fondi comunali, 6,1 mln finanziati da trasferimenti statali e regionali), 58,5 mln per i servizi sociali (37,4 mln fondi comunali, 21 mln fondi di Stato e Regione) e 10,7 mln (10,644 mln di fondi comunali e 125 mila euro fondi solo regionali).
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