Partecipate in affanno ed entrate in bilancio che potrebbero rimanere tali solo sulla carta, con «il Comune a un passo dal default». A lanciare l’allarme e il leader dei Coraggiosi Fabrizio Ferrandelli in occasione della seduta a Sala della Lapidi dedicata alla discussione del bilancio di previsione, i cui lavori sono iniziati la scorsa settimana: in aula si sono susseguite le audizioni dei vertici di Amg, Amat e Amap (nella successiva seduta toccherà a i presidenti di Rap, Reset e Sispi) che hanno illustrato le condizioni delle aziende partecipate: un quadro non proprio roseo che, sommato alle difficoltà economiche dell’amministrazione, potrebbe rivelarsi «fatale per la tenuta dei conti del Comune».
«La sensazione che ho avuto – commenta Ferrandelli – è che per le varie società controllate la posizione economica si sia appesantita notevolmente, a eccezione di Amap e Amg le uniche due con i conti sotto controllo, ma anche le società sane rischiano di essere compromesse da quelle che non lo sono». Il riferimento è a un’altra partecipata, più precisamente all’Amat che tra crediti avanzati dalla Regione e dalla stessa amministrazione «attende complessivamente 80 milioni di euro: in più l’entrata in esercizio del tram ha appesantito di altri 12 milioni di euro i conti dell’azienda che il Comune pensava di coprire con le entrate derivanti dalla Ztl».
Ma a impensierire Ferrandelli, sono soprattutto le entrate inserite a bilancio che potrebbero rivelarsi complicate da esigere: «In campagna elettorale ho sempre denunciato una sopravvalutazione di alcune somme che il Comune inserisce nel bilancio di previsione, ma che difficilmente riesce a riscuotere: se queste somme vengono poi effettivamente spese, però, provocano un deficit finanziario». L’ex deputato regionale snocciola esempi: «Nel bilancio di previsione per il biennio 2012-2014 il Comune prevedeva di ricavare 18 milioni di euro di multe al codice della strada, nel 2016-2018 sono diventati 85 milioni di euro; lo stesso è accaduto per la lotta all’evasione: i 15 milioni previsti nel 2012-2014 sono cresciuti fino ai 50 milioni di euro del 2016-2018; e per i permessi di costruzione edilizia siamo passati dai 13 a 29 milioni di euro. Solo queste tre voci rappresentano 119 milioni in più di previsione per il biennio 2016-2018: uno sbalzo che se rapportato a oggi ci fa capire come non siano stati apportati correttivi ma, prevedendo ‘buchi su buchi’ si alimenta soltanto un circuito vizioso».
Per il leader dei Coraggiosi, la leggenda dei conti risanati rimarrebbe tale e a confermarlo, sarebbe stato lo stesso assessore al Bilancio: «In due mesi di attività in commissione, quelle che erano solo le preoccupazioni durante la mia campagna elettorale, si stanno rivelando fortemente fondate. Da persona seria qual è, Gentile non ha fatto altro che avvalorare ciò che affermo da tempo: per alcune voci come la Tari si toccano punte di evasione pari al 65 per cento. Il bilancio del Comune è a un passo dal default. Si può giocare con i bilanci fino a un certo punto – ha concluso – ma se teniamo conto della situazione deficitaria dei conti, mai come ora questo bilancio che voteremo probabilmente entro il 7 ottobre potrebbe rivelarsi fatale».
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