Bilancio approvato? Tutti scontenti a Sala delle Lapidi Per Orlando «continua il percorso di normalizzazione»

«Siamo molto preoccupati per il prosieguo di questa esperienza politica che continuiamo a sostenere, ma crediamo debba riaprirsi subito una fase vera di confronto politico». Gli ultimi in ordine di tempo a commentare l’assestamento di bilancio del Comune di Palermo sono i quattro consiglieri di Sinistra Comune. Che si aggiungono alla lunga lista di scontenti che si è pronunciata sullo stravolgimento della delibera presentata dalla giunta Orlando: ci sono volute ben 20 ore per votare un atto che, alla fine dei conti, lascia tutti con l’amaro in bocca ed è un punto a favore solamente del primo cittadino e dei suoi fedelissimi.

Questa mattina alle 7 sono stati approvati una serie di tagli disposti dal collegio dei revisori di conti, che hanno disposto un accantonamento di nove milioni per coprire i costi del conferimento dei rifiuti, portata da Rap nelle altre discariche siciliane dopo i noti problemi a Bellolampo – con la Regione Siciliana che finora si è impegnata a sostenere i costi ma senza un atto concreto. E così è arrivato tra i mugugni anche della maggioranza l’ok al bilancio, mentre le minoranze hanno dato battaglia e, anche se gli emendamenti presentati sono stati bocciati, sono riusciti a ottenere profonde modifiche alla manovra.

Via libera dunque a una sforbiciata di 4,8 milioni e stop ai fondi per le derattizzazioni in scuole e uffici e alle navette del centro storico e del cimitero dei Rotoli; tagliati 50 mila euro ai teatri Massimo e Biondo e altri 50mila per tutti gli eventi legati a Natale e Capodanno; tagli anche sui contributi alle società sportive di serie A.

«Ci dispiace che il consiglio comunale a causa della prescrizione che ha fatto il collegio dei revisori sia stato costretto a ridurre risorse considerate necessarie in assestamento per Rap ed Amat ma non c’era altro da fare» ha affermato l’assessore al bilancio Roberto D’Agostino. L’unico a sorridere (anche se a denti stretti) resta Orlando. Che ha provato a serrare le fila della maggioranza, invitandoli al sempre valido “senso di responsabilità”. «Ricordo a tutti che  l’anno scorso in questo periodo si parlava ancora di approvazione del bilancio di previsione annuale e non di approvazione dell’assestemento – ha osservato il primo cittadino – Continua quindi un percorso di normalizzazione della vita finanziaria del Comune, sia pure in presenza di atteggiamenti e atti dei revisori dei conti che meritano certamente un approfondimento in ogni sede competente».

Resta però il malcontento della maggioranza. Che ha criticato l’uso diffuso di inviare gli atti a Sala delle Lapidi all’ultimo minuto, così come già spiegato da MeridioNews. «Abbiamo votato una manovra quasi ingessata e arrivata in estremo ritardo – affermano i consiglieri Toni Sala, Paolo Caracausi, Valentina Chinnici e Massimiliano Giaconia – condizionata dai paletti imposti da una normativa contabile che sta soffocando gli enti locali. A malincuore abbiamo tagliato dei servizi, perché l’aula ha dovuto eliminare le somme per le derattizzazioni e quelli per Amat, ma è stata una misura necessaria per riuscire a coprire le spese relative agli extra costi di Rap. Purtroppo l’atto è arrivato tre giorni prima in Consiglio e ci vorrà sul punto un chiarimento con l’amministrazione comunale». 

E in questo senso paradossalmente c’è convergenza tra maggioranza e opposizione. «La Lega non ha condiviso affatto la delibera e abbiamo dato il voto contrario – dicono Igor Gelarda e Sandro Anello -. L’amministrazione Orlando non può più immaginare di andare avanti così, arrivando con gli atti in aula a meno di 24 ore dalla scadenza e pensare di averli approvati senza che i consiglieri possano prenderne visione. Con altri gruppi abbiamo firmato un ordine del giorno, che è stato approvato, per impegnare l’amministrazione a rispettare i tempi del 28 febbraio 2020 per l’approvazione del prossimo bilancio di previsione proprio per evitare questo metodo del tutto sbagliato di portare avanti l’attività amministrativa».

Il M5s invece punta il dito sulla scelta della maggioranza di destinare 450mila euro ai festeggiamenti di Natale e Capodanno e zero euro per la derattizzazione. «Azzerato il previsto fondo da un milione – sottolineano i pentastellati – Anche per i topi arriva il Natale».

Andrea Turco

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