«La somma è stata dimezzata a causa della scure che si è abbattuta sulle casse regionali, ma l’importanza di questo fondo resta immutata». Commenta così Gaetano Galvagno, deputato regionale di Fratelli d’Italia, la norma che fa parte del testo collegato alla finanziaria riguardante l’istituzione di un fondo da un milione di euro per sostenere chi compra biglietti aerei.
La misura, che in sede di discussione di legge di bilancio era stata ipotizzata in due milioni, è rivolta a studenti universitari che sono residenti in Sicilia ma studiano fuori dall’Isola, a chi ha trovato lavoro fuori e ha un reddito al di sotto dei 30mila euro, e a chi, per questioni gravi di salute, deve rivolgersi a strutture che si trovano fuori dal territorio regionale. «Non è una proposta che mira ad accontentare una porzione particolare di popolazione e non ammicca a nessuno in particolare – dichiara Galvagno -. Le agevolazioni sono per tutti i siciliani, nella consapevolezza che la posizione geografica e le congiunture economiche portano tanti cittadini a lasciare l’isola».
Galvagno, che ha firma l’ementamento insieme al collega di partito Antonio Catalfamo e al deputato del gruppo misto Danilo Lo Giudice, riporta l’attenzione sulla questione continuità territoriale. Argomento che proprio in queste settimane ha registrato un piccolo passo avanti in assessorato, dove si è svolta una riunione alla presenza dei responsabili dei rappresentanti delle società che gestiscono gli aeroporti di Comiso e Trapani, i due scali che dovrebbero beneficiare dei 46 milioni di euro di cui la Sicilia da anni disporrebbe. «Il fondo che proponiamo è certamente più esiguo – continua Galvagno – ma mira a ottenere un risultato sin da subito, nella speranza che da qui si possa fare di più».
Nel dettaglio la proposta dei tre deputati riguarda un contributo all’acquisto dei biglietti in concomitanza con le festività pasquali e natalizie. Periodi nei quali le compagnie, consapevoli dell’elevata domanda, fanno lievitare i prezzi dei voli. Il fondo, che sarebbe istituito per un triennio, andrebbe a integrare il costo sostenuto dal viaggiatore nella parte eccedente la soglia di 150 euro a tratta. Ogni beneficiario potrebbe ambire a ottenere un rimborso massimo di duecento euro. «Si tratta di una norma che concretamente può dare una mano a tantissimi siciliani – commenta Galvagno -. Conti alla mano agevolerebbe almeno cinquemila nostri corregionali. Se venisse approvata, spetterebbe poi agli uffici regionali regolamentare l’accesso alle risorse, perché è chiaro che non sarebbe giusto sostenere, per esempio, chi acquista un biglietto a ridosso della partenza».
L’istituzione del fondo era stata inserita all’interno di un maxi emendamento comprendente 44 punti. Al momento, tuttavia, in commissione bilancio si è deciso di stralciarlo e resta aperta l’ipotesi di una discussione che prenda in esame ogni singolo articolo. «Il lavoro così facendo senz’altro si allungherebbe, ma restiamo comunque fiduciosi – conclude Galvagno -. Questa norma crediamo possa incontrare il parere favorevole di tutte le forze. Perché a differenza di altri casi la nostra non è una marchetta, ma un aiuto per migliaia di siciliani».
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